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Berlusconi dice Si agli incentivi auto
30/09/2009
di Maura De Sanctis
La comunicazione del presidente del Consiglio fa ben sperare per una rapida ripresa del settore automobilistico
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Silvio Berlusconi si dice favorevole a rinnovare gli incentivi auto per l’anno 2010. L’affermazione del presidente del Governo, è stata accolta positivamente soprattutto dall’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, il quale più volte ha chiesto al governo di estendere gli aiuti fiscali alle imprese previsti dalla Tremonti ter anche ai veicoli commerciali e industriali. Marchionne considera l’intervento del presidente, incoraggiante in quanto fa ben sperare per una rapida ripresa del mercato automobilistico non solo europeo ma anche mondiale ma aggiunge che per ottenere ciò è essenziale una politica di sostegno ai consumi per l'acquisto di auto per almeno il prossimo biennio.
Sulla questione degli incentivi anche il presidente della casa torinese Luca di Montezemolo ha affermato l’esigenza di ripristinare gli incentivi per il settore auto per evitare la chiusura di numerosi stabilimenti e quindi l’ulteriore aumento della disoccupazione.
Il presidente dell’Anfia (Associazione Nazionale fra Industrie Automobilistiche), Eugenio Razelli conferma che in mancanza di incentivi si potrebbe rischiare un calo delle vendite di auto pari a circa il 35%. Per l’anno 2009 si prevede di chiudere con un volume di vendita in Europa di circa 13,5 milioni di unità, con un calo del 7,5% rispetto al 2008 mentre la previsione per il 2010 è di quasi 12,5 milioni di nuove immatricolazioni.
Alla luce di tanto, l’Italia dovrebbe rafforzare la sua politica di sostegno e di rilancio competitivo del settore automobilistico prendendo ad esempio paesi esteri come la Francia e l’Inghilterra che hanno intrapreso tale strada poiché solo in questo modo si potranno contrastare gli effetti della grave crisi globale del comparto.
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