Notizie
La spedizione intercontinentale dei veicoli automatici all´Expo di Shanghai
28/10/2010
di Maura De Sanctis
Le ricerche del laboratorio italiano VisLab aprono la strada alle vetture intelligenti
|
Sicuramente Vi ricorderete del progetto di VisLab dell’Università di Parma partito lo scorso 26 luglio: effettuare un percorso di 13.000 km dall’Italia alla Cina senza guidatore. Ebbene dopo circa tre mesi si è concluso oggi con l’arrivo dei quattro veicoli elettrici all’Expo di Shanghai.
Il progetto è stato finanziato in gran parte dal Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC) grazie ad un Advanced Grant conferito al prof. Alberto Broggi e dal VisLab stesso che ha impiegato risorse ed energie per testare i sistemi di guida automatica con l’obiettivo di verificare il loro funzionamento in condizioni estreme. Da oltre 15 anni il VisLab è impegnato nella progettazione di sistemi elettronici di bordo che aumentino la sicurezza alla guida e questo esperimento è servito per raccogliere grandi quantità di dati (circa 50 terabyte) utili a migliorare l’efficienza di tali sistemi.
Il progetto oltre ad essere altamente tecnologico è da considerarsi anche eco-sostenibile: per tutto il percorso il pilota automatico dei veicoli elettrici è stato alimentato attraverso celle solari. Dopo aver attraversato due continenti in più di 3 mesi di viaggio, anche gli asiatici hanno potuto apprezzare la tecnologia VisLab. All’evento presenti il Rettore dell’Università’ di Parma, Gino Ferretti, giornalisti provenienti da tutto il mondo ed esponenti della politica italiana tra cui il Ministro Franco Frattini e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Per conoscere i risultati di questa mission bisognerà attendere il rientro in Italia dei ricercatori. Infatti sono molti i dati raccolti dalle 7 telecamere, 4 laserscanner, GPS e computer a bordo dei veicoli automatici e gli stessi dovranno essere elaborati per completare la ricerca. Quello che è certo è che le vetture si sono dimostrate capaci di affrontare anche situazioni difficili come gli incendi in Russia, l’elevata densità di traffico di città come Mosca, Omsk, Xi’ an e Shangai, le zone rurali della Siberia, dove i veicoli sono stati accolti dai primi fiocchi di neve, del Kazakistane della Cina occidentale.
Dal punto di vista tecnico sono stati messi sotto stress i sistemi di stop-and-go; inseguimento del veicolo che precede; movimenti all’interno di un percorso; individuazione veicoli; individuazione dei pedoni, degli ostacoli, dei fossi e degli avallamenti in caso di guida fuori strada; individuazione delle corsie di marcia; vista panoramica a 180 gradi e stima del dislivello e mappatura del terreno.
Non sono però mancati gli inconvenienti che hanno richiesto l’intervento umano ma anche tali situazioni saranno motivo di ulteriore studio ed approfondimento. Un episodio curioso che lascia pensare è quello che è accaduto in Russia: i veicoli hanno rischiato di essere multati per aver attraversato una zona pedonale, ma la grande sorpresa è stata dei poliziotti che quando si sono avvicinati hanno scoperto che non c’era il conducente. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio anche per l’intervento degli ingegneri che hanno chiarito l’equivoco.
Alla luce di questo encomiabile progetto tutti ci domandiamo: è forse già pronta l’auto che si guida da sola? Perché se così fosse, tutti vorremmo averne una per evitare lo stress da traffico e perché no per dormire, leggere, guardare un dvd o riposarsi come se si fosse in treno o in pullman.
|
| |
|
|