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La tecnologia che aiuta
03/07/2015
di Gianluca Maxia
La tecnologia presente nelle vetture ha subito un incremento molto importante, vediamo cosa ne pensano gli italiani
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L’Osservatorio UnipolSai 2015 ha condotto una ricerca su quello che gli italiani sanno e come giudicano i sistemi tecnologici di sicurezza delle loro vetture. I risultati sono interessanti. In assoluto i sistemi che garantiscono una maggiore sicurezza sono quelli di aiuto alla frenata, siano essi il noto e diffuso ABS che i più moderni sistemi anticollisione, che fermano ala vettura anche se il pilota non reagisce in tempo per evitare l’ostacolo, o in caso di ostacolo molto improvviso.
Anche i correlati sistemi di controllo della stabilità e trazione son al vertice del gradimento degli italiani e delle Forze dell’Ordine che riportano statistiche su come questi sistemi abbiano fatto diminuire gli incidenti. Questa grande preferenza è davvero reale perché il risultato non è diviso per sesso o per età; qualunque tipo di automobilista li apprezza.
Diversi esperti affermano che nel 2020 le auto potrebbero non aver più bisogno di essere guidate manualmente. Questo scenario altamente realistico scatena tra gli italiani emozioni contrastanti: il 22% ritiene che questa innovazione porterà a una riduzione del rischio di incidenti poiché verranno limitati gli errori umani alla guida; allo stesso tempo, tuttavia, l’idea di milioni di auto in corsa senza guidatore spaventa il 27% degli intervistati, curioso che tra le donne intervistate questa percentuale salga molto. Oltre un intervistato su cinque infatti non crede che questa nuova rivoluzione dei trasporti arriverà in così breve tempo e, con occhio forse più romantico, il 12% teme che, con questa innovazione, guidare non potrà più essere il piacere che è oggi.
L’evoluzione tecnologica sta diffondendo sempre più la connessione fra automobili, Internet e App, e anche in questo caso i giudizi degli italiani si dimostrano diversi: sensazioni positive per il 34% del campione, con un 23% che ritiene questa connessione comoda e di aiuto, e un 11% che crede sarà facile usare bene le app di bordo per le prossime generazioni, mentre un altro 35% ritiene che troppa tecnologia sia pericolosa, perché “distrae dalla guida” quota che cresce fino al 40% tra i giovani fino a 34 anni evidenziando come anche le fasce “verdi” siano sensibili al tema sicurezza.
Parere di chi scrive è che l’approccio che le case produttrici stanno avendo con il problema delle vetture connesse ad internet e “da difendere” non sia il migliore possibile. In pratica chi ha in listino vetture con dispositivi sempre connessi parla già di problema penetrabilità del sistema da parte di malintenzionati e quindi inizia ad instillare l’idea della necessità di speciali antivirus per auto; quando il problema potrebbe essere risolvibile con un approccio tecnologico differente. In definitiva la tecnologia che aumenta la sicurezza è sempre benvenuta, sperando che non venga vista dai costruttori, e compagnie assicuratrici, solo come una grande business di servizi post vendita.
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