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Notizie
Nuova manovra da 45,5 miliardi di euro
13/08/2011
di Giovanni Iozzia
Il Governo costretto a adottare misure straordinarie per fare fronte alla difficilissima situazione economica generale.
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Lo ha fatto con il «cuore che grande sangue» ma lo ha dovuto fare, anche perché è dal 1994 che promette di diminuire le tasse e invece non ha fatto altro che aumentarle. Stiamo parlando del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, dopo la manovra finanziaria del mese scorso, per arrivare al pareggio di bilancio dello Stato ha dovuto mettere in atto una nuova manovra di 45,5 miliardi di euro, 20 nel 2012 e 25,5 nel 2013. Un totale di 195 miliardi in 3 anni di fatto imposta dalla situazione economica generale. Obiettivo raggiungere velocemente il pareggio di bilancio e abbattere, o almeno non fare aumentate oltre, il debito pubblico dell’Italia.
I settori colpiti sono praticamente tutti. Per quel che riguarda l'automotive sono previsti aumenti delle accise sui carburanti e, indirettamente, una sorta di Robin Hood Tax che riguarderà le società energetiche. Altro provvedimento che potrà riguardare più o meno direttamente gli automobilisti sarà lo slittamento automatico delle feste non previste dal Concordato (1 maggio, 25 aprile, festa del Santo Patrono) al lunedì in maniera da eliminare tutti i ponti.
I tagli principali riguardano la politica. Saranno cancellate le province con una popolazione inferiore ai 300 mila abitanti (34) e saranno accorpati i comuni con meno di 1.000 (1.500). Verranno introdotti nuovi limiti ai numeri di assessori provinciali e comunali, per il parlamentare che continueranno a svolgere il proprio lavoro l’indennità sarà tagliata del 50%, infine tutti coloro che volano per le istituzioni pubbliche lo faranno solo in classe economica. I ministeri subiranno un ulteriore taglio di 9,5 miliardi mentre ai Comuni sono previsti tagli per 1,7 miliardi, per 700 milioni alle Province, per 3,6 miliardi alle Regioni. Le regioni a pagare di più, con ben 2 miliardi del totale, saranno quelle a statuto speciale. I comuni, però, potranno adottare sin dal 2012 la nuova Imposta municipale unica per recuperare nuove risorse.
Per quanto riguarda le tasse sarà applicata un'aliquota del 20% che farà abbassare la tassa sui depositi bancari, che attualmente è del 27%,a differenza del capital gain, che fino ad ora è stato de 12,5%. Aumenteranno le tasse sui giochi, le accise su carburanti e tabacchi.
I lavoratori del settore privato e gli autonomi pagheranno allo Stato un contributo di solidarietà del 5% in più sulla somma eccedente i 90 mila euro l’anno, se la cifra supererà i 150 mila euro il contributo diventa del 10%. Il provvedimento riguarderà il 2011 e il 2012.
Lo stesso era già previsti per i dipendenti pubblici che rischiano adesso di non percepire la tredicesima se l’ente in cui lavorano non rispetta i parametri di contenimento della spesa. Inoltre chi andrà in pensione dovrà aspettare 2 anni prima di ricevere il tfr.
Per contrastare l’evasione la possibilità dell’uso del contante scende a 2.500 euro. Saranno inoltre revisionati gli studi di settore. Sarà messo a punto un nuovo indicatore di bisogno per l’accesso alle prestazioni Inps, ci saranno criteri più severi per l’assegnazione delle pensioni di invalidità e sarà fatta la riforma dell’assistenza sociale a partire da subito. Previsti ulteriori tagli agli sgravi fiscali.
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