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Rc auto e mutui alle stelle, l’Antitrust chiede la revisione del sistema


23/06/2011

di Gianni Lo Russo

Le polizze assicurative crescono ininterrottamente, ora l’Antitrust ci vuole vedere chiaro


Rc auto e mutui alle stelle, l’Antitrust chiede la revisione del sistema Uno di principali mali che affliggono la maggioranza degli automobilisti italiani è rappresentato indubbiamente dai continui rincari delle polizze Rc auto. Gli aumenti delle assicurazioni diventano ancora più insostenibili se si sommano alle continue spese per i contratti di mutuo imposti dalle banche.

La situazione per i cittadini italiani sta diventando sempre più critica, l’automobile oramai e quasi diventata un bene di lusso che in pochi riescono a permettersi. Le tasse sono sempre maggiori e nella maggioranza dei casi sono superflue, un classico esempio di ciò è dato dal bollo auto che secondo le promesse del Governo, doveva essere già abolito da un pezzo.

Per trovare una soluzione a tali problematiche è scesa in campo l’Antitrust che già da tempo monitorava i continui aumenti assicurativi. A detta del presidente dell’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, Antonio Catricalà, il sistema è diventato insostenibile con i continui aumenti che di anno in anno superano anche il 15%. L’antitrust, ha espresso le sue preoccupazioni nella relazione sulla attività annuale presentata alla Camera. Nel suo documento si chiede la revisione del sistema ormai diventato inefficiente e bisognoso di cambiamenti.

Sono stati duri i commenti di Catricalà, secondo cui: “le compagnie riversano sui consumatori le maggiori spese dovute alle inefficienze … L’amara sintesi è che il meccanismo dell’indennizzo diretto non ha funzionato e che occorre intervenire con una riforma di sistema che rilanci la competizione tra le imprese”.

Le polizze Rc auto dal 2009 al 2010 sono aumentate mediamente del 15%, con punte del 22% per i motorini e di oltre il 30% per le motociclette. Tali aumenti sono ingiustificati e gratuiti. È stato un fallimento il tentativo di indennizzo diretto che doveva snellire le procedure di rimborso con la conseguente diminuzione dei contenziosi e quindi dei costi. Le compagnie assicurative si difendono sostenendo che i costi degli indennizzi - soprattutto per i danni fisici - sono troppo alti.

Un possibile rimedio a questo problema potrebbe essere quello di creare una migliore concorrenza, in questo modo si evita la creazione di “cartelli” svantaggiosi per i consumatori. Secondo le analisi fatte dall’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato: “bisognerebbe innescare un maggior spirito competitivo in un settore che mostra ancora rilevanti limiti allo sviluppo di una piena ed effettiva concorrenza”.

La certezza, è che finora le spese per i cittadini continuano ad aumentare mentre le retribuzioni rimangono invariate. Se non si troverà presto una soluzione a questi problemi, il futuro del Paese sarà sempre più a rischio.


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