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Legambiente, il Treno Verde segnala 29 comuni fuorilegge
02/05/2011
di Fabiana Muceli
Dopo le 9 tappe italiane, è allarme per i livelli di pm10 registrati. Ma preoccupa anche l´inquinamento acustico
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Dopo 4 mesi di viaggio, il Treno Verde di Legambiente emette dure sentenze: dalla registrazione delle polveri sottili nell'aria, secondo i dati raccolti sarebbero 29 i comuni italiani fuorilegge, ovvero oltre la soglia dei 35 giorni in cui è tollerato un livello di pm10 superiore di 50 mg/m3. I totale sono 6 milioni i residenti coinvolti, con un inquinamento generalizzato che continua ad aumentare, non solo nelle grandi città, ma anche nelle medio-piccole.
A cominciare dai cittadini di Torino, dove sono 74 i giorni oltre i limite consentito, davanti a Milano e Verona con 67 giorni al di sopra dei limiti di legge. Le tappe del Treno Verde, un totale di 9 stazioni, ha gestito le analisi grazie al Laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Il sistema ha così permesso di registrare l'inquinamento delle città di Siracusa, Reggio Calabria, Bari, Salerno, Pisa, Genova, Brescia, Vicenza e Rimini.
Oltre al laboratorio, Legambiente ha potuto usufruire anche di rilevatori speciali, capaci di valutare i livelli di inquinamento ad altezza uomo. A Siracusa, per esempio, sono state rilevate medie orarie di 220 mg/m3, valori molto vicini a quelli raccolti nelle città di Vicenza e Rimini.
Non da meno l'inquinamento acustico, ugualmente oltre i limiti. Caos per le orecchie alto a Genova, Pisa e Rimini, dove per quest'ultima i dati sono piuttosto allarmanti. Si parla di 63,7 decibel nelle ore notturne contro i 40 consentiti dalla legge.
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