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Distributori benzina, controlli a tappeto della Guardia di Finanza
14/08/2012
di Fabiana Muceli
Sono 356 le irregolarità rilevate e 23 le denunce. Verifiche sulla qualità del carburante, l´erogazione effettiva e i prezzi
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Sono 2.400 i distributori di benzina controllati negli ultimi due fine settimana da parte della Guardia di Finanza. In corrispondenza dell'esodo estivo, le Fiamme Gialle hanno rilevato 356 irregolarità ed emesso 23 denunce. L'azione, cominciata a fine luglio, ha passato a setaccio numerose stazioni di servizio per verificare l’effettivo quantitativo di carburante erogato, insieme alla qualità e la corrispondenza tra i prezzi indicati e quelli applicati.
Frodi sulla benzina che colpiscono “non solo gli automobilisti, ma anche le casse dello Stato”, come precisato dalla Guardia di Finanza. Questo perché la miscelazione di prodotti petroliferi diversi, non soggetti ad imposte e di costo inferiore, non solo diventa un prodotto scadente e possibilmente dannoso, ma anche una “riserve occulta” di carburante venduto di fatto in nero.
Come detto, 23 gestori sono stati denunciati alle Procure della Repubblica territorialmente competenti per frode in commercio. A cui si somma il sequestro di 53 colonnine e pistole erogatrici. Nello specifico, a Palermo si è registrato un caso di gasolio per autotrazione annacquato con sostanze chimiche di bassa qualità.
Altri 21.079 i litri di prodotti petroliferi sono poi stati sequestrati in Liguria e Sicilia insieme ai distributori, perché dal controllo è emersa la manomissione dei contatori delle colonnine. Sanzione per 114 gestori, causa violazione alla disciplina sui prezzi e 18 per la rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti. In altri 197 casi, infine, è stata avviata la procedura per la revisione degli erogatori da parte dell'Ufficio Metrico della Camera di Commercio.
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