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USA: approvate le prime norme per auto verdi
01/07/2009
di Domenico Scalera
In California e in 13 stati Usa dovranno circolare auto meno inquinati
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Negli Stati Uniti sono state emanate norme che limitano le emissioni di sostanze inquinanti a effetto serra prodotte dalle autovetture. Lo Stato che per prima ha affrontato il problema è la California che prevede norme più severe rispetto a quelle del decreto federale meno restringenti in materia.
Ha annunciato Lisa Jackson, amministratore dell’Enviromental Protection Agency (EPA), in una intervista al Los Angeles Times uno dei quotidiani più diffusi che, nel distretto della Columbia in California e in altri 13 stati americani, le auto dovranno rispettare maggiormente l’ambiente, con delle riduzioni delle sostanze inquinanti. Inoltre ha aggiunto: - This decision puts the law and science first. After review of the scientific findings, and another comprehensive round of public engagement, I have decided this is the appropriate course under the law - e cioè che la decisione di imporre norme più severe risponde ad un’esigenza di impegno pubblico e che rappresenta l’unica via percorribile. Questo è un passo avanti verso il miglioramento delle emissioni inquinanti delle automobili, ed assolutamente necessario verso una riduzione generalizzata del biossido di carbonio, che riguarda circa il 40% del parco vettura dei 14 stati interessati.
Era chiaro fin dalle prime fasi che il Presidente Barack Obama nel suo mandato, aveva in programma di ridurre sempre più la dipendenza dai carburanti e di trovare soluzioni alternative che rispettino maggiormente l’ambiente. E nel mese di maggio, il Presidente ha annunciato una politica nazionale per migliorare il risparmio di carburante e ridurre le emissioni di gas serra.
L'amministrazione Obama ha raggiunto un accordo con le case automobilistiche statunitensi le quali dovranno alzare gli standard di benzina, a partire da modelli 2012, da 27,5 miglia per gallone (8,71 litri per 100 chilometri) a 35,5 miglia per gallone (6,62 l/100 km) entro il 2016.
E’ stata calcolata una riduzione di barili di petrolio pari a circa 1,8 milioni, equivalente all’importazione americana dai paesi come la Libia, Arabia Saudita, Venezuela e Nigeria nel corso del 2008, ed una riduzione di sostanze inquinati pari a 900 milioni di tonnellate.
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