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Fiat porta al 58,5% la quota in Chrysler
05/01/2012
di Fabiana Muceli
Il gruppo torinese acquisisce un altro 5% della partecipazione. Il marchio consolida le vendite negli Usa, chiudendo il 2011 a +26%
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La Fiat acquisisce un altro 5% di Chrysler, portando la sua partecipazione al 58,5%. Ad annunciare il passo avanti una nota dell'a.d. Sergio Marchionne che ne ha sottolineato l'importanza, in ottica di completa integrazione tra i due gruppi. Il tutto a seguito del raggiungimento dell´Ecological Event, obiettivo ecologico: la sua realizzazione presupponeva l´ottenimento delle approvazioni di legge per un´auto con consumi pari ad almeno 40 miglia per gallone e prodotta su scala industriale negli Stati Uniti. Missione compiuta con la Dodge Dart, capace di superare il Fuel Economy Test.
Nell'odierna giornata nera di Piazza Affari, disastrosa per tutti i principali indici azionari, la Fiat ha così modo di viaggiare in controtendenza, facendo registrare un netto rialzo dopo l'annuncio dell’aumento della quota detenuta in Chrysler. La casa torinese segna un guadagno di oltre due punti percentuali a 3,832 euro dopo essere arrivata ad un rialzo del 4%.
Ed è controtendenza anche per il mercato auto: la Chrysler ha infatti chiuso il 2011 con risultati più che positivi, consolidando le vendite negli Usa al +26%. Decisivo il mese di dicembre, con un aumento del 37% delle immatricolazioni (138 mila, rispetto alle 100 mila del dicembre 2010), per un totale di 1,369 milioni di consegne annuali.
Sempre negli Usa la quota di mercato è salita al 10,7% trascinata dalle immatricolazioni di Chrysler 300 (a dicembre +242%), dalla Chrysler 200 (+661%), dalle berline sportive Dodge Charger e Avenger e dalle Jeep Grand Cherokee. La Compass, in particolare, ha fatto registrare un aumento di 11 volte superiore rispetto a un anno fa, guadagnando il trofeo del più elevato aumento percentuale tra i modelli del Gruppo Chrysler per il mese di dicembre.
Le vendite del marchio Jeep, nel dettaglio, sono cresciute del 44% rispetto al 2010, sancendo la costante escalation dei modelli. In aumento anche la Ram (+21%), la Dodge (+18%). La nota stonata è invece rappresentata dalla Fiat 500, le cui vendite stazionano al di sotto degli obiettivi prefissati, con poco meno di 20 mila unità vendute negli Usa.
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