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Inquinamento auto: uno studio ne evidenzia il peso economico
31/12/2012
di Grazia Dragone
Lo studio, denominato, The true costs of automobility è stato commissionato dal gruppo dei Verdi del parlamento europeo
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L’inquinamento auto incide sulla salute e sul portafoglio dei cittadini. Questo, è in estrema sintesi, ciò che emerge da uno studio condotto dalla tedesca Dresden Technical University, che è riuscita a quantificare economicamente, seppur con dati approssimativi, le emissioni inquinanti, che insieme ai rumori del traffico e agli incidenti costano circa 730 euro all'anno a ogni cittadino dell'Unione europea.
I ricercatori hanno calcolato che i guidatori europei pagano un totale annuo di 373 miliardi di euro, pari a circa il 3% del PIL dell’intera area. Lo studio, denominato, The true costs of automobility è stato commissionato dal gruppo dei Verdi del parlamento europeo.
Udo Becker, che ha condotto lo studio, ha spiegato al Guardian: “I calcoli sono comunque approssimativi ma offrono ugualmente un quadro complessivo importante sull'effettivo costo del traffico automobilistico in Europa per le tasche dei cittadini europei”. Aggiunge Becker: “I governi devono fare i conti con il problema. L’internazionalizzazione dei costi esterni è essenziale in un’economia di mercato. Si tratta di una condizione essenziale per tutto – per il comportamento individuale e per l’innovazione nel settore auto”.
Il costo ricade su ogni singolo cittadino, oltre che sugli automobilisti, ricadendo anche su bambini e anziani. Nel documento si legge: “ Si deve constatare che il traffico di autoveicoli nell’UE è altamente sovvenzionato da altre persone e da altre regioni e lo sarà per le generazioni future: residenti lungo un’arteria, contribuenti, persone anziane che non hanno auto, i paesi vicini, e i figli, nipoti e tutte le generazioni future stanno finanziando il traffico di oggi”.
La ricerca pone in testa alla classifica dei Paesi europei dove il traffico automobilistico costa di più, la Germania, con circa 1.200 euro di costi pro capite all'anno, seguita dal Regno Unito.
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