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Prinoth manda il suo cingolato in Antartide
30/07/2025
di Lorenzo Pollini
150 tonnellate non mai state così semplici da trasportare: il vostro Frankenstein dei ghiacci è pronto
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Immaginate di dover trasportare 3.125 Fiat Panda o 5 milioni di barrette di cioccolato su slitte ed in uno dei posti più gelidi desolati e climaticamente scorretti del pianeta: la Terra della Regina Maud, l’Antartide. Nessuna strada, nessun benzinaio, zero bar. Come si fa? La risposta è il Panther XL, ultima brillante trovata della Prinoth, azienda altoatesina specializzata in mostri artici.
Questo veicolo si presenta come una fusione fra un cingolato da lavoro ed un battipista da sci, un moderno Frankenstein che non ha paura dei -50° anzi, li brama. Commissionato dalla Norwegian Polar Institute, il Panther è parte di una commessa da ben 17 milioni di euro: 10 mezzi, tutti destinati a supportare e potenziare la stazione di ricerca “Trolls” – si scherza.
Dato il prezzo per questo giocattolino, potreste pensare che sotto la carrozzeria ci sia un V12 da Formula 1 (bei tempi), in realtà c’è tanta tecnologia degna della NASA: display touchscreen, vetri riscaldati anti-tempesta, controllo di velocità di crociera – per quando ci si vuole rilassare in mezzo ad una bufera antartica, il tutto montato su cingoli in gomma con sospensioni Caterpillar che gli consentono di arrampicarsi su ghiacci, neve e probabilmente anche sui sogni infranti di chi pensa che un SUV premium basti per l’avventura estrema. Bam, ho finito, non mi serve più il microfono.
La chicca? Questo bestione può trainare 10-15 slitte per un totale di ben 150 tonnellate. I Panther XL si daranno da fare durante la lunghissima estate antartica – due settimane – trasportando moduli ed attrezzature in loop continuo sfidando ghiaccio e venti di 100 km/h. Il tutto è targato HTI, il gruppo industriale che fa un po’ di tutto, dagli impianti a fune alla vegetazione, passando per l’energia eolica e lo snow grooming (modo figo per dire mantenimento delle piste da sci)
In un mondo dove certi SUV non riescono nemmeno a superare un dosso artificiale, l’Italia ha costruito un mostro cingolato pronto a conquistare l’Antartide, con stile.
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