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Ancora incerto il destino della General Motors
13/04/2009
di Maura De Sanctis
Il governo statunitense opta per una bancarotta rapida e chirurgica della General Motors
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Appena un mese e mezzo di tempo per risanare la propria posizione per la General Motors, che rischia il fallimento, soprattutto per le pressioni del governo americano che sembra essere più propenso per una rapida e chirurgica bancarotta. Infatti, i membri della task force voluta da Barack Obama per il settore automobilistico, hanno avuto una serie di incontri e conference con i dirigenti della GM e i colloqui continueranno per tutto il mese di aprile, il cui obiettivo è di garantire un piano alternativo alla bancarotta allo scopo di evitare le conseguenze che una situazione di insolvenza avrebbe sui lavoratori dipendenti.
Allo stesso tempo i creditori hanno bocciato la proposta avanzata dal governo sulla ristrutturazione del debito che imporrebbe un accordo con gli obbligazionisti e la conversione dei 28 miliardi di dollari di debito. L’ipotesi della bancarotta certamente non è di gradimento agli obbligazionisti, che starebbero mettendo a punto le proprie argomentazioni legali. Le trattative con i detentori di bond societari per la conversione di debito in azioni sono ancora in corso ed i creditori sono allarmati in quanto hanno paura di perdere i loro investimenti.
In caso di fallimento della General Motors, verrebbe creata una nuova società in grado di acquistare le attività redditizie mentre quelle a rischio e meno appetibili resterebbero invece all'interno della vecchia compagnia, che sarebbe liquidata in pochi anni.
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