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De Tomaso, salta la trattativa con il socio indiano
11/11/2011
di Fabiana Muceli
L´ingresso di capitale straniero non avrebbe assicurato la produzione del nuovo Suv di lusso nella sede di Torino
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[ Torino ] - Si rompe la trattativa tra la De Tomaso, casa automobilistica controllata dalla famiglia Rossignolo, e il socio indiano eletto come possibile finanziatore della produzione di un'auto sportiva di lusso a Grugliasco, nell'ex stabilimento Pininfarina. Ad annunciare il mancato ingresso dell'azionista straniero i sindacati metalmeccanici, dopo l'incontro con i vertici della De Tomaso all'Unione industriali di Torino per discutere il rinnovo della cassa integrazione, in scadenza a fine anno.
Con la cessione della maggioranza, i Rossignolo avrebbero dovuto favorire l'ingresso di nuovo capitale in azienda, garantendo il lavoro per 900 dipendenti, con la produzione del SUV di lusso Deauville. Ma, da quanto si apprende, il nuovo controllo del gruppo non avrebbe garantito la produzione della vettura in Piemonte. La famiglia avrebbe dunque deciso di non mettere a rischio l'occupazione degli operai torinesi.
Nonostante il mancato accordo, dalla De Tomaso rimbalzano le ferme intenzioni di voler proseguire con il progetto, riscontrando parere favorevole dalla Fiom, nonostante le incertezze sulla sostenibilità finanziaria del gruppo.
Dubbi che riguardano soprattutto la pendenza con la Sit che possiede i capannoni di Grugliasco e che aveva inviato all'azienda l'avviso di sfratto. L'azienda ha comunicato ai sindacati trattative profique sulla materia. Ai 900 dipendenti passati dalla Pininfarina alla De Tomaso non rimane che attendere, al momento non vi è ancora una proposta certa sull'avvio della produzione di auto.
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