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Prezzi carburante: calo consumi ma il fisco ci guadagna
17/09/2012
di Fabiana Muceli
I consumi del carburante scesi del 9,3%. Perdono le compagnie petrolifere, il fisco incrementa l´incasso del 17,4%
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I prezzi del carburante alle stelle costringono gli italiani a consumare meno. Ma alla contrazione della richiesta non corrispondono risparmi: in perdita le compagnie petrolifere, mentre a guadagnarci è il fisco. Nei primi otto mesi del 2012 i consumi del carburante sono scesi del 9,3%, gli italiani hanno speso però 45,235 miliardi, 3,373 miliardi in più rispetto ai 41,862 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso.
Come detto, se il fisco incrementa gli incassi, compagnie petrolifere e distributori scendono dai 21,006 miliardi dei primi otto mesi del 2011 ai 20,755 miliardi dello stesso periodo di quest’anno, con un calo di 252 milioni.
Questi i dati emersi da una elaborazione del Centro Studi Promotor GL, dove è indicato anche l'incasso del fisco, pari a 24,48 miliardi, con una crescita del 17,4% rispetto al 2011. Dopo lo sconto week-end, Eni ha deciso di ribassare di 2,5 centesimi al litro il prezzo della verde e di 0,5 centesimi quello del diesel. Sale invece il Gpl, di un centesimo al litro.
In calo anche Esso per 1,5 centesimo al litro, Shell e Q8 di 1 centesimo. I prezzi medi, secondo i dati diffusi da Quotidiano Energia, si attestano dunque sul 1,934 euro al litro per la benzina, 1,819 per il diesel e 0,816 per il gpl. Nel dettaglio, si passa dal 1,923 euro/litro di Esso e l'1,934 di Ip e Shell, con il no-logo in discesa a 1,816. Il diesel oscilla invece dall'1,810 di Esso all'1,819 di Shell, con il no logo a 1,715. Il gpl si ferma a 0,798 euro/litro da Esso, 0,816 da TotalErg e 0,794 nei no-logo.
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