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Marchionne: aumento della partecipazione di Fiat in Chrysler entro il 2010
26/03/2010
di Maura De Sanctis
Fiat è sulla buona strada per aumentare la partecipazione in Chrysler quest´anno con la produzione della 500
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Entro quest'anno il Gruppo Fiat intende aumentare la propria quota di partecipazione in Chrysler portandola dall’attuale 20% al 35%. L’ambizioso progetto sarà curato da Laura J. Soave responsabile del marchio Fiat per il Nord America. Soave, introdurrà il marchio Fiat in Nord America, a cominciare dalla Fiat 500 e si occuperà dell’integrazione piena dei prodotti Fiat in USA e coordinerà la rete dei concessionari.
Laura Soave entra a far parte di Chrysler con una vasta esperienza in marketing automobilistico, ha detto Marchionne:“il suo ricco background fungerà da trampolino di lancio per reintrodurre il marchio Fiat in America, dopo più di un assenza di 25 anni. Questa vettura veramente iconica esemplifica lo stile italiano, tecnologia e passione, e offre qualcosa di più. La nuova 500 annuncia una nuova visione del ruolo della tecnologia nella mobilità sostenibile“.
L’alleanza Fiat-Chrysler si basa sullo scambio di tecnologia. La Fiat fornirà piattaforme e propulsori per vetture piccole e medie, consentendo al gruppo Chrysler di offrire una linea più ampia di prodotti, compresi i veicoli ecologici. Con le risorse, la tecnologia e la rete di distribuzione in tutto il mondo, le due società si pongono l’obiettivo di competere su scala globale.
Insomma, Marchionne non rinuncia al sogno americano ed anzi oltre a cercare di far rivivere il marchio negli States, prevede di utilizzare gli impianti Fiat di produzione americani, la rete di vendita, i servizi allo scopo di reintrodurre Fiat e Alfa Romeo nel mercato statunitense e canadese.
La maggior parte degli analisti ritengono che Fiat riuscirà a conquistare il mercato americano con la nuova 500 altri invece pensano al successo dell’Alfa MiTo essendo questa un’automobile del segmento B molto più appetibile per i consumatori degli Stati Uniti.
Marchionne ha anche detto che per il futuro si prevede la possibilità di uno scorporo della divisione auto che si articolerà in cinque o sei produttori con un mercato di almeno cinque milioni di vetture. Ciò richiederà tempo ed un’analisi attenta e precisa della situazione. Per conoscere l'evoluzione dell'accordo Fiat-Chrysler, bisognerà comunque attendere il 21 aprile quando verrà presentato il piano industriale.
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