Il Gran Premio della Cina si disputa sulla pista di Shangai, costruita nel 2003 alla periferia della nota metropoli cinese, nel distretto di Ja Ding, in un’enorme area di 5 km2 che un tempo si presentava come una palude. Il tracciato si ispira nelle forme all’ideogramma cinese shàng che significa sopra o salire ed offre sia spettacolarità, grazie ad una pista in cui si alternano curvoni veloci e rettilinei, che tecnologia, con soluzioni innovative adottate per la realizzazione dell’impianto.
Il progettista del circuito, il tedesco Hermann Tilke, ideatore delle piste di Sepang in Malaysia e di Sakhir di Manama in Bahrein, ha disegnato delle tribune che offrono come riparo gigantesche foglie di loto. Il tracciato, costato circa 350 milioni di dollari, è ad andamento orario e presenta 14 ampie curve (7 a sinistra e altrettante a destra, due delle quali a riccio), con molte possibilità di sorpasso.
La pista è lunga 5,451 km e si percorre in 56 giri. Il rettilineo è di 1175 metri, uno dei più lunghi della F1 e consente alle monoposto di raggiungere la velocità massima di 327 km/h. La prima curva è la più difficile per la sua lunghezza ed il forte dislivello, dove il pilota è costretto a cambiare marce mentre è inclinato. Una guida scorrevole è ciò che viene richiesto durante la prima parte mista del tracciato, per poi uscire veloci nel rettilineo principale. In fondo c'è la staccata principale e poi l’arrivo.