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Fiat, rottura con i sindacati su Mirafiori
03/12/2010
di Fabiana Muceli
Salta il tavolo previsto per oggi. Nella proposta del Lingotto mancherebbero i riferimenti al contratto nazionale annunciati nei giorni scorsi
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La trattativa tra la Fiat e i sindacati sembra non trovare pace: dopo i numerosi alti e bassi stamane è saltato il tavolo che doveva portare a un'intesa su Mirafiori. Fismic ha confermato il suo si ma, oltre alla Fiom contraria da tempo alle proposte Fiat, oggi anche Fim e Uilm hanno espresso le loro perplessità sul futuro prospettato. Le discrepanze si sono manifestate su un punto nodale, ovvero quello del mancato riferimento al contratto nazionale nella documentazione contrattuale della joint venture creata per Mirafiori. Questione che ha portato i sindacati a riconsiderare la proposta. Perchè appunto mancherebbero i riferimenti annunciati al fondo pensione, alle ferie, ai permessi retribuiti e alle festività presenti nel contratto collettivo.
Il Lingotto ha commentato così quanto accaduto:“Non esistono le condizioni per raggiungere una intesa sul piano di rilancio dello stabilimento”. Bruno Vitali, responsabile nazionale auto della Fim, ha descritto una situazione complicatissima, sul filo del rasoio. Il sindacato avrebbe espresso perplessità sul contratto nazionale perchè “per noi va applicato anche alla jont venture”. Dello stesso parere Eros Panicali, Uilm nazionale: “Non abbiamo interrotto la trattativa, abbiamo chiesto alcuni giorni per fare una valutazione complessiva con i lavoratori e la risposta dell’Azienda, che non ci è piaciuta, è stata la presa d’atto che non ci sono le condizioni per fare l’investimento. Questo noi lo riteniamo inaccettabile”. La Fiom, dal canto suo, non sposta il suo punto di vista: “La trattativa è stata chiusa, non ci sono le condizioni”, secondo le parole di Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom.
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