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Auto ecologiche: Fiat, Regione Piemonte e Politecnico per un nuovo motore ibrido
23/12/2010
di Michele Formichella
La sinergia tra pubblico e privato promette innovazione, risparmio, rispetto per l´ambiente e occupazione
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Se c'è un modo per superare la crisi economica - lo si sente dire fin dall'inizio e lo si ripete da più parti - è attraverso la ricerca e l'innovazione, attraverso l'investimento di tempo e risorse (finanziarie e professionali) per trovare soluzioni nuove a problemi che ormai non sono più tollerabili.
E questo forse è anche uno dei motivi per i quali la mobilità sostenibile è da qualche mese al centro di grandi attenzioni da parte del pubblico e degli operatori economici di settore, ma anche - come dimostra questa storia - delle istituzioni, che si dimostrano sempre più attente e sensibili nei confronti dell'ambiente e del tessuto sociale.
Un bell'esempio di questa sinergia tra pubblico e privato viene in questi giorni - non a caso, forse - da Torino, dove la consapevolezza che l'unione fa la forza ha spinto Fiat, Regione Piemonte e Politecnico lungo un percorso comune diretto verso il futuro.
Nasce così un nuovo progetto di ricerca per la realizzazione di un motopropulsore a trasmissione ibrida innovativa che troverà applicazione sulle automobili utilitarie cittadine, un nuovo motore ibrido che - dicono gli stessi promotori dell'iniziativa - sarà innovativo, economico, rispettoso dei consumi e dell'ambiente e può inoltre garantire un importante futuro occupazionale.
L'intesa siglata tra l'Assessorato allo sviluppo economico della Regione Piemonte ed il Centro Ricerche Fiat punta a trasformare la mobilità cittadina studiando un nuovo motore che renda le city car meno inquinanti e più economiche, in un progetto globale di riduzione delle emissioni nocive, ma con un occhio di riguardo anche al fattore occupazione.
Nello specifico, il progetto di ricerca, realizzato da Powertrain Research & Technology con il supporto del Politecnico di Torino, partorirà un concept di propulsore ibrido termico-elettrico compatto e leggero, basato su le due più recenti tecnologie di Fpt: il motore bicilindrico TwinAir e il cambio a doppia frizione a secco Ddct.
Il Centro Ricerche Fiat si occuperà, dunque, di progettare e realizzare il motopropulsore ibrido, mentre il Dipartimento di Ingegneria Elettrica del Politecnico penserà a sviluppare gli algoritmi di controllo elettrici del nuovo motore.
E - realizzato il nuovo prodotto - il progetto servirà anche a verificare il potenziale economico di questa soluzione tecnologica per una possibile applicazione a livello industriale che consenta di allargare a livello nazionale i benefici della sinergia tutta piemontese.
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