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Le assicurazioni italiane superano lo stress test ISVAP
06/07/2011
di Gianni Lo Russo
Secondo il Presidente ISVAP Giancarlo Giannini la compagnie assicurative italiane hanno dimostrato un sufficiente grado di capitalizzazione
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Dopo i recenti controlli effettuati dall’Antitrust circa l’aumento delle polizze assicurative, che in alcuni casi hanno prodotto anche sanzioni pecuniarie (vedi il caso di Ina Assitalia), continuano gli esami per le compagnie assicurative italiane che questa volta hanno dovuto confrontarsi con lo stress test ISVAP.
Il test in oggetto è stato condotto dall’Autorità di vigilanza sulle Assicurazioni ISVAP per verificare il grado di capitale sociale delle compagnie assicurative e se esso sia idoneo ad affrontare eventuali situazioni di grave squilibrio finanziario.
A detta del Presidente ISVAP Giancarlo Giannini (foto), intervenuto nell’assemblea dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative), il test svolto sulle imprese assicurative italiane ha dato esito positivo. Le dichiarazioni di Giannini in proposito sono state: “riguardo ai titoli governativi Ue, nonostante i parametri di stress siano stati particolarmente penalizzanti per i titoli di stato italiani, l’impatto sui patrimoni aziendali appare comunque sostenibile”.
La conduzione dello stress test si è svolta secondo i criteri dell’EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority), essa non è altro che l’Autorità rappresentativa di tutte le ISVAP europee. Proprio L’EIOPA aveva annunciato pochi giorni fa, che circa il 10% delle compagnie assicurative europee non raggiungono i requisiti minimi di capitale previsto dalle regole di solvency in caso di un cattivo scenario economico-finanziario. Inoltre, l’8% non resisterebbe ad un’eventuale shock sui prezzi ed il 5% sarebbe sicuramente bocciato in caso di shock sui titoli sovrani.
Sono stati analizzati in totale i dati assicurativi di società che nel loro insieme rappresentano più del 91% del mercato assicurativo italiano. Il Presidente ISVAP Giancarlo Giannini ha annunciato che dallo stress test, “emerge che il capitale in eccesso rispetto ai requisiti minimi di stabilità è sufficiente ad assorbire l’impatto in tutti e tre gli scenari ipotizzati”.
Appaiono, quindi, più che positivi i bilanci patrimoniali delle assicurazioni italiane, questo permette loro una discreta tranquillità finanziaria; cosa non da poco vista la grave situazione macroeconomica che stiamo vivendo e che sta attanagliando un numero sempre maggiore di imprese.
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