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Guidare con il pensiero: la nuova frontiera della mobilità


29/09/2011

di Grazia Dragone

Nissan e il Politecnico di Losanna stanno elaborando un sistema innovativo che permette di guidare attraverso il pensiero


Guidare con il pensiero: la nuova frontiera della mobilità Il futuro è arrivato con la nipponica Nissan, alle prese con un progetto innovativo che rivoluzionerà la mobilità. In dettaglio, il costruttore del SoL Levante, in collaborazione con l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne in Svizzera (EPFL), sta attuando una nuova tecnologia, che permetterà di guidare i veicoli attraverso il pensiero, anticipando le azioni.
Nel caso si intenda, ad esempio, effettuare una svolta a sinistra, la vettura si preparerà ad effettuare la manovra, selezionando velocità e posizione ideale nella carreggiata, per garantire la totale sicurezza degli occupanti.

Le ricerche condotte dagli scienziati dell’EPFL sui sistemi d’interazione tra macchina e mente umana, Brain Machine Interface (BMI), permettono già adesso a soggetti con deficit motorio di manovrare le proprie sedie a rotelle attraverso l’utilizzo del pensiero. La fase successiva prevede l’adattamento dei processi di BMI alla vettura e al conducente.

Secondo il professore José del R. Millán, responsabile del progetto: “L’idea di base è fondere insieme l’intelligenza umana con quella del veicolo in modo da eliminare i potenziali conflitti tra di loro, assicurando un’esperienza di guida più sicura”.

Tuttavia, il controllo del pensiero richiede livelli di concentrazione alti. Nissan ed EPFL stanno elaborando sistemi più evoluti, sfruttando le analisi statistiche che consentano di prevedere le intenzioni del guidatore. Misurando l’attività della mente umana, gli schemi di movimento dell’occhio e l’ambiente che circonda il veicolo con l’ausilio dei sensori, è possibile anticipare le intenzioni del guidatore per assisterlo nelle manovre.

Per il ricercatore rumeno Lucian Gheorghe: “L’analisi delle onde cerebrali mi ha aiutato a comprendere il carico di stress cui è sottoposto un individuo in fase di guida e a cercare, quindi, di ridurlo. La nostra collaborazione con EPFL ci permetterà di offrire un valido contributo alla comunità scientifica, ma anche di trovare soluzioni ingegneristiche che ci avvicinino all’obiettivo di facilitare l’accesso alla mobilità personale rendendola disponibile per tutti”.

Christopher Benardis, GM Product Economic & Control, Business Development e OC-E Office di NISSAN International SA ha dichiarto : “Abbiamo già sviluppato avanzati sistemi per la sicurezza delle nostre vetture, come l’Intelligent Cruise Control, il Distance Control Assist o il Moving Object Detection, tutti sistemi che analizzano costantemente lo spazio attorno alla vettura e le ricerche che sta svolgendo l’EPFL si integrano perfettamente con questa nostra attività”. Infine: “Sviluppando dispositivi di sicurezza innovativi, riusciremo a dare maggiore tranquillità al conducente e ai propri passeggeri, permettendo a Nissan di mantenere un ruolo centrale nel sistema di mobilità del futuro”.

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Nel caso si intenda, ad esempio, effettuare una svolta a sinistra, la vettura si preparerà ad effettuare la manovra, selezionando velocità e posizione ideale nella carreggiata, per garantire la totale sicurezza degli occupanti Secondo il professore José del R. Millán, l’idea di base è fondere insieme l’intelligenza umana con quella del veicolo in modo da eliminare i potenziali conflitti tra di loro, assicurando un’esperienza di guida più sicura Misurando l’attività della mente umana, gli schemi di movimento dell’occhio e l’ambiente che circonda il veicolo con l’ausilio dei sensori, è possibile anticipare le intenzioni del guidatore per assisterlo nelle manovre Nissan, in collaborazione con l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), sta attuando una nuova tecnologia, che permetterà di guidare i veicoli attraverso il pensiero

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