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Fiat: a Pomigliano è il giorno della nuova Panda
14/12/2011
di Grazia Dragone
Nello stabilimento campano è avvenuta la consegna ufficiale del primo veicolo alla presenza dei vertici aziendali
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[ Pomigliano d´Arco ] - E’ il giorno della Panda a Pomigliano d’Arco, che consegna il primo veicolo della nuova generazione ai vertici del Lingotto. L’occasione serve per ribadire i progetti e le promesse del Gruppo, impegnato in rilancio in mercato sempre più competitivo. A parlare è John Elkann insieme a Marchionne, accolti da operai in festa all’interno dello stabilimento, ma salutati da un coro di protesta ai cancelli, dove protestavano dimostranti contrari all’accordo siglato ieri, che prevede l’estensione del modello Pomigliano a tutti gli impianti produttivi del marchio Fiat.
“Ora Pomigliano è un modello, per organizzazione della produzione, capacità competitiva, sicurezza sul lavoro”, sono state le parole del presidente John Elkann, che ha aggiunto: “Pomigliano ha raggiunto standard elevati. È il segnale che se si cammina tutti nella stessa direzione, se si dialoga, si possono ottenere risultati importanti, senza aiuti pubblici”. Ed ancora: “Ribadisco qui l'impegno mio e della mia famiglia a sostenere gli sforzi di Sergio Marchionne che hanno l´obiettivo di fare Fiat-Chrysler un grande gruppo che fa grandi automobili”. “Voglio ringraziare voi operai che oggi siete qui in questo stabilimento e volevo ringraziarvi per aver sfatato un luogo comune, cioè che nel Mezzogiorno non c'è voglia di lavorare”, ha detto.
Elkann ha spiegato che l´investimento di 800 milioni di euro nell'impianto di Pomigliano: “è un passo decisivo nello sviluppo del piano prodotto che Fiat Chrysler sta attuando e rappresenta un piano importante nell'ammodernamento dei nostri impianti. È il segno concreto che l´unico modo per fare investimenti di auto è garantire che ci siano le condizioni di competitività. Questa giornata è l'esempio della realizzazione del piano prodotto di Fiat-Chrysler, un gruppo globale con 190 mila dipendenti in 120 paesi, 53 stabilimenti, 11 brand e 56 prodotti. Il nostro futuro è fatto di prodotti. Vogliamo continuare ad avere successo con i nostri prodotti”.
Per Marchionne: “Il nostro dovere è privilegiare il Paese in cui la Fiat ha le proprie radici”. Ed ha aggiunto che: “agli scettici, ai detrattori, agli antagonisti per professione rispondiamo con i fatti. L'unica cosa che ci interessa perché permettono a tutti noi e alle nostre persone di essere orgogliosi del nostro lavoro. Chi ancora dubita che in questo stabilimento si possano fare le cose e farle bene non ha che da venire qui, vedere le parti della fabbrica e parlare con la gente che ci lavora”. L’ad della Fiat è ottimista per il futuro e prevede che Pomigliano d'Arco, tornerà ai livelli occupazionali precedenti via via che si produrranno più vetture della nuova Panda.
Marchionne ricorda anche gli operai di Termini Imerese, dedicando un saluto e dichiarandosi dispiaciuto per aver dovuto lasciare lo stabilimento siciliano, dove le costanti perdite non potevano giustificare ancora la presenza della Fiat in provincia di Palermo.
La cerimonia della consegna al responsabile del brand Fiat, Olivier Francois ha visto gli operai impegnato nell’apposizione della propria firma sulla carrozzeria della vettura, cui si sono aggiunte anche quelle di John Elkann e Sergio Marchionne. In mattinata una delegazione del governo ha visitato lo stabilimento. Assente, invece, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha giustificato la mancata partecipazione dichiarando che “oggi si celebra la fine del contratto collettivo nazionale e la fine della rappresentanza sindacale”.
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