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Dai pneumatici fuori uso più sicurezza nelle strade


10/07/2012

di Giovanni Iozzia

Secondo Ecopneus il polverino delle gomme mischiato all’asfalto renderebbe più sicuro il fondo stradale. Ipotesi confortata da numerosi studi scientifici


Dai pneumatici fuori uso più sicurezza nelle strade Dai pneumatici fuori uso (Pfu) potrebbe scaturire una maggiore sicurezza nelle nostre strade. Secondo dei recentissimi studi, infatti, il polverino che deriva dalla frantumazione dei pneumatici può essere usato quale componente aggiuntivo dell’asfalto per creare un conglomerato bituminoso dalle elevate prestazioni e dai numerosi vantaggi.
Lo affermano gli esperti di Ecopneus, la società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei pneumatici fuori uso creata dai principali produttori di pneumatici operanti in Italia.

Gli asfalti modificati, infatti, contengono leganti che permettono: una maggiore resistenza alle deformazioni permanenti grazie all’elevata viscosità del legante, una maggiore elasticità e prestazioni efficaci della superficie sia alle alte che alle basse temperature, un’eccellente resistenza del conglomerato all’azione dell’acqua senza l’aggiunta di additivi specifici; i trattamenti Sam/Sami (Stress Absorbing Membrane-Interlayer) che allungano la vita utile della pavimentazione (sfruttando le caratteristiche del bitume gommato si possono infatti realizzare membrane -superficiali o intermedie- molto efficaci contro i fenomeni di fessurazione).
Oltre a questo si evidenziano altre proprietà molto interessanti: una maggiore durata e minori costi di manutenzione, una maggiore resistenza della superficie alle deformazioni permanenti, una ridotta sensibilità alla temperatura, una migliorata resistenza all’invecchiamento e all’ossidazione grazie principalmente alle percentuali più elevate di legante e alla presenza di antiossidanti nella gomma del pneumatico.

Ma anche dal punto di vista ambientale le pavimentazioni stradali con leganti in gomma comportano un risparmio energetico e di risorse naturali, impiegando elastomeri recuperati come materiale base; la riduzione del rumore generato dal rotolamento dei pneumatici e dal traffico veicolare in genere. La struttura dei conglomerati gommati permette la realizzazione di pavimentazioni meno rumorose anche su infrastrutture che difficilmente accetterebbero altri tipi di conglomerati fonoassorbenti.

Tutto questo è già stato sperimentato dal 2010 nella Provincia di Torino dove è stato asfaltato un tratto di 1.200 metri con conglomerato bituminoso contenente polverino di gomma derivante da Pfu.
Ecopneus è stato uno dei promotori della sperimentazione effettuata nell’ambito dei lavori per la realizzazione della circonvallazione di Venaria e Borgaro. I risultati fino ad ora sembrano essere positivi.


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