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Circolazione, apnee notturne sotto controllo
23/10/2012
di Giovanni Iozzia
L´autorità ha diritto di disporre la revisione della patente e la verifica della sussistenza del requisiti psichici e fisici di chi guida e soffre di questa patologia
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
La III Sezione del Tar del Lazio-Roma, con la sentenza n° 7535 del 05.09.2012 ha stabilito che «l'autorità ha diritto di disporre la revisione della patente e, in particolare, la verifica della sussistenza del requisiti psichici e fisici di chi guida e soffre di apnee notturne, la subdola sindrome alla base anche dei colpi di sonno al volante».
Tutto è derivato da un ricorso di un automobilista che è stato sorpreso dalla Polizia Stradale mentre dormiva nella sua auto che era ferma nella corsia di emergenza in una posizione tale da creare rischi anche gravi alla circolazione. L'uomo aveva dichiarato agli agenti di soffrire di apnee notturne. Per questo gli era stato imposta la revisione della patente. Sanzione impugnata di fronte al Tar che, appunto, la successivamente respinta.
«La prospettiva di questa sentenza è davvero storica, innovativa e rivoluzionaria - ha detto il professore Francesco Peverini direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno - poiché il nostro ordinamento non contempera alcuna specifica azione per prevenire e accertare, come invece avviene per l'alcool e le droghe, le altrettanto pericolose conseguenze dei colpi di sonno al volante, anche di giorno, per chi è affetto da OSAS». «Per questo - ha aggiunto - bene hanno fatto i giudici del Tar a confermare la possibilità operativa per le forze di polizia di verificare le capacità di guidare in sicurezza di chi soffre di apnee notturne, questione che, in altri Stati europei è affrontata da una specifica regolamentazione. Morire di sonno non è solo un modo di dire quando gli occhi non ce la fanno più a stare aperti e si è al volante». «Mi auguro - ha concluso Peverini - che dalla sentenza partano una campagna di sensibilizzazione e azioni affinché in Italia si introducano precise disposizioni non solo per verificare la presenza di apnee notturne in chi guida (soprattutto auto, autotreni, autobus, treni, navi e aerei) mediante polisonnografia, ma pure per stabilire un controllo sull'adozione di strumenti di terapia durante il riposo dei conducenti e di chi presidia ad impianti sensibili, affinché il loro sonno sia davvero ristoratore».
Sono almeno 2 milioni gli italiani (il 95% dei quali non lo sa) che sono affetti dalla Sindrome delle Apnee Ostruttive in Sonno (nota come Osas-Obstructive Sleep Apnea Syndrome). Si tratta di un frequente disturbo respiratorio notturno caratterizzato dalla presenza durante il sonno di ripetute ostruzioni temporanee del flusso d'aria (apnee) in grado di determinare sonnolenza diurna e disfunzione cardiopolmonare. Quando si guida, mentre alcol e stupefacenti si possono facilmente individuare, le apnee non possono essere identificate sul momento ma solo con accertamenti medici, anche se semplici come appunto la polisonnografia, che si devono effettuare in ambulatorio o in ospedale.
Nel 2010 sulle strade italiane ci sono stati 4.237 morti e 307.248 feriti. Oltre la metà dei decessi è avvenuta fuori dai centri urbani. La Fondazione ha stimato che circa il 22% del totale degli incidenti è in un modo o nell'altro collegato alla sonnolenza e il 12% di questi è stato mortale. In conclusione, almeno un incidente stradale su cinque è stato provocato da un colpo di sonno.
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