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Auto elettriche: per Sergio Marchionne “masochismo industriale”
19/04/2013
di Fabiana Muceli
L´a.d. di Fiat-Chrysler interviene ancora sui propulsori alternativi in occasione della Society of Automotive Engineers di Detroit
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Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat-Chrysler, non è un entusiasta delle auto elettriche. Sono di oggi le nuove dichiarazioni poco lusinghiere sui propulsori alternativi, rilasciate dal dirigente in occasione dell’incontro annuale della Society of Automotive Engineers di Detroit. Davanti alla platea americana ha definito “masochismo industriale” la scelta di produrre le auto elettriche su larga scala.
Sottolineando come “un anno fa l’idrogeno era la prossima grande novità, ora lo sono le auto elettriche. Le autorità dovrebbero essere neutrali rispetto alle tecnologie, non possiamo prevedere ogni scenario possibile”. Insomma, è chiaro quanto per l'a.d. del Lingotto il mercato delle vetture elettriche sia poco redditizio, mentre la strada favorita da Marchionne è chiaramente quella del metano e GPL, già intrapresa da Fiat.
Un percorso che, secondo quanto dichiarato da Marchionne, ha permesso alla Fiat di essere riconosciuta come “il produttore europeo con la miglior performance ambientale”, tanto da indurre il costruttore a scegliere il metano anche per alcuni pick-up venduti in Nord America da Chrysler.
Le parole del dirigente arrivano però alla vigilia del debutto della Fiat 500e, city car elettrica pensata unicamente per alcuni Stati USA come quello della California. Un progetto le cui stime preannunciano il negativo, con circa 10.000 dollari di perdita per ogni esemplare distribuito. La strada sulla mobilità alternativa della Fiat sembra dunque segnata: si al metano e GPL; forti, fortissimi dubbi sulle auto elettriche.
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