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Inizia la sperimentazione della Toyota Prius Plug-in. Quale futuro?


15/12/2009

di Gianluca Esposito Mariani

La Toyota ha dato il via alla sperimentazione mondiale della Prius Plug-in che si ricarica ad una normale presa di corrente


Inizia la sperimentazione della Toyota Prius Plug-in. Quale futuro? L’annuncio della Toyota fa seguito alla presentazione del prototipo della Prius Plug-in avvenuto il mese scorso in occasione del Salone dell’Auto di Francoforte. Oggi, la versione plug-in della vettura ibrida Prius è pronta ad affrontare il test più duro ossia l’uso quotidiano da parte di un selezionato ed esigente numero di clienti.

La sperimentazione durerà poco più di un anno e consisterà nel fornire circa 600 unità in leasing a istituzioni pubbliche, società private e al car sharing cittadino. In particolare, saranno destinate 230 Prius Plug-in al mercato giapponese, 200 in Europa e 150 negli Stati Uniti.

Al termine del periodo di test sarà quindi avviata la commercializzazione che secondo i vertici del gruppo Toyota nel giro di due anni raggiungerà volumi di vendita nell’ordine di svariate decine di migliaia di unità ad un prezzo abbordabile e comunque inferiore a quello delle auto elettriche.

La Toyota Prius Plug-in è basata sulla terza serie del famoso veicolo ibrido che, dal suo lancio avvenuto a giugno, ha già totalizzato oltre 17.000 ordini in Europa. La differenza sostanziale del modello plug-in sta nel pacco batterie che, come nei cellulari, sono agli ioni di litio e quindi più leggere, meno inquinanti di quelle al piombo e, in più, garantiscono al tempo stesso maggiore autonomia in un minor tempo di ricarica.

La Prius Plug-in consuma meno carburante rispetto al modello ibrido tradizionale con un aumento sensibile dell’autonomia e può percorrere in modalità ‘solo elettrica’ circa 23 km che consentono di affrontare il percorso medio cittadino come ad esempio quello tra la casa e l’ufficio.

Il risultato è che, con queste caratteristiche, l’impatto ambientale è enorme in termini di minori emissioni inquinanti e minori consumi di combustibile. Se poi si ipotizza (ma in alcuni casi già si tratta della realtà) che l’energia necessaria a ricaricare le batterie potrebbe essere ricavata a sua volta da fonti rinnovabili allora ci si potrebbe davvero trovare di fronte ad una svolta epocale per la mobilità sostenibile.

Questo risultato è un'ulteriore dimostrazione delle lungimiranti capacità ingegneristiche di Toyota nello sviluppo di un’automobile orientato alla qualità totale, capace di offrire prestazioni elevate non solo in termini dinamici e di sicurezza (la nuova Toyota Prius ha ottenuto il massimo risultato delle 5 stelle nei test di sicurezza svolti con i recenti criteri EuroNCAP 2009.) ma anche e soprattutto in termini di concreto rispetto dell’ambiente.

Il progetto della Prius Plug-in è sostenuto finanziariamente anche dal Dipartimento per la Gestione dell'Ambiente e dell'Energia francese e ciò indica che ormai anche le istituzioni non stanno più a guardare limitandosi ad emanare regolamenti restrittivi alla mobilità o più semplicemente ad incentivare il ricambio eco-tecnologico mediante gli incentivi alla rottamazione.

Oggi, tutti noi automobilisti abbiamo una maggiore sensibilità ecologica ma non intendiamo affatto rinunciare alla nostra libertà e/o necessità di movimento. La nuova Prius Plug-in rappresenta quindi quell’anello mancante e finalmente quel passo verso un futuro in cui ecologia e libertà/necessità della mobilità possono finalmente convivere.

Con un’auto del genere si può indifferentemente affrontare la città così come un lungo viaggio in autostrada. Il limite infatti delle auto elettriche è, e sarà ancora per un decennio, la scarsa autonomia di percorenza mentre il limite delle auto ibride è ad oggi rappresentato dal costo maggiore e dal ‘limitato’ guadagno dell’impatto ambientale.

In attesa del miglioramento dell’efficienza delle batterie e dello sviluppo dei motori a idrogeno, il futuro prossimo è quindi ibrido ma di tipo plug-in. Per incentivare tale passaggio bisognerà però dotare tutte le aree di parcheggio, sia privato che pubblico, di prese elettriche per la ricarica delle batterie oppure realizzare della apposite stazioni dove basterà parcheggiare le nostre auto per la ricarica delle batterie mediante induzione elettromagnetica come già accade per i più moderni sistemi per la ricarica dei cellulari e lettori mp3.

Esistono quindi o sono di facile ed economica realizzazione e installazione tutti gli strumenti per ‘entrare’ finalmente nel futuro della mobilità eco-sostenibile e la nuova Toyota Prius Plug-in è probabilmente il modo più semplice per farlo.



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