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Ancora in aumento le multe fatte da Vigili e ausiliari


26/01/2010

di Giovanni Iozzia

Nel 2009 forte incremento delle sanzioni municipali nei confronti degli automobilisti, scendono invece quelle da parte della Polstrada


Ancora in aumento le multe fatte da Vigili e ausiliari I comuni italiani hanno quasi tutti difficoltà di bilancio e per risolvere i loro problemi economici, invece di concretizzare progetti di sviluppo, utilizzano il sistema più semplice ma più iniquo nei confronti di residenti ed automobilisti: le multe. L’anno che si è appena chiuso, infatti, ha visto un ulteriore incremento delle sanzioni comminate da Vigili urbani ed ausiliari del traffico. Una vera e propria stangata che si è abbattuta sugli italiani anche grazie agli aumenti che sono scattati l’1 gennaio del 2009. Le multe, quindi, vengono inserite nei bilanci degli enti locali italiani come una delle voci più importanti e cospicue, tanto da superare in moti casi il gettito prodotto da Irpef e tasse varie.

Secondo un’inchiesta dell’agenzia di stampa AdnKronos nel 2008 sono state elevate 12,6 milioni di multe, cioè 1.427 all’ora e 24 al minuto. I motivi più ricorrenti sono il divieto di sosta, il sorpasso in zona vietata e la violazione del segnale di semaforo rosso. Tutto questo è costato a ciascun italiano alla guida di un mezzo, in media, 76 euro, mentre ogni vigile ha scritto verbali per 43.000 euro. Ma la vera tempesta che si è abbattuta sugli automobilisti italiani è quella rappresentata dagli ausiliari del traffico che battono palmo a palmo le vie di quasi tutti i comuni della penisola. Il 2009, anche se ancora manca un consuntivo globale, presenta un quadro ulteriormente peggiorato. Alcuni dati sono più che significativi.

Il comune di Verona prevede di inccassare nel 2009, 13 milioni e 200 mila euro contro i 10 milioni dell’anno precedente. Quello di Salerno prevede un aumento del gettito delle multe dagli 11 milioni del 2009 ai 15 milioni del 2010. Lugo di Ravenna prevede di incassare 800 mila euro. Vicenza ha superato nel 2009 la soglia dei 60 mila verbali, il 20% in più rispetto al 2008, quando i verbali furono 48 mila. Sanremo 30 mila a fronte dei 28 mila dell’anno precedente con un incasso previsto di 850 mila euro. Agrigento 16 mila, Monopoli oltre 9 mila con incrementi che vanno intorno al 10%. Milano ha incassato nel 2008 132 milioni di euro e nel 2009 ne incasserà 135. In controtendenza Pescara con 4 mila verbali in meno ma la causa è il mancato utilizzo dell’autovelox negli ultimi tre mesi dello scorso anno, Genova con il 20% in meno e Oristano con un abbattimento delle multe di quasi il 50%, 8.822 contro 15.203 (22 al giorno contro 41) per un incasso in meno di circa 400 mila euro. Ma la tendenza generale è quella dell’aumento, cosa che dovrebbe portare nelle asfittiche casse dei comuni italiani entrate che possano compensare i tagli dei trasferimenti centrali.

Oltre alla multe, ad aggravare le sanzioni economiche è il disagio per l’automobilista, in numerosi casi subentrano la rimozione forzata e l’utilizzo delle ganasce. Le risorse provenienti dalle multe, secondo quando previsto dall’articolo 208 del Codice della Strada, devono essere utilizzati per la messa in sicurezza e il rifacimento delle strade, nell’attività di prevenzione degli incidenti stradali. Ma questo accade di rado, Ormai è prassi consolidata che i comuni utilizzino queste risorse per le spese correnti di ogni tipo.

Qualche timido segnale positivo nei confronti degli automobilisti cerca di farsi intravedere. Il Governo ha predisposto lo scorso anno un mini condono sulle multe elevate fino al 31 dicembre 2004 anche perché, a causa dei meccanismi ferruginosi, molte di esse rischiavano di andare in prescrizione. Invece dei normali interessi verrebbe aggiunto solo un aggravio del 4% rispetto alla cifra originale. Ma il tentativo ha sortito poco successo perché la stragrande maggioranza dei comuni italiani ha ignorato il provvedimento. Inoltre, le multe elevate dall’1 gennaio 2005 si potranno rateizzare fino ad un massimo di trenta rate mensili da 50 euro. Le multe dall’1 gennaio 2006 verranno notificate prima di essere avviate all’incasso in maniera da evitare il pagamento di oneri maggiori legati alla riscossione. Gli ausiliari del traffico, figura controversa introdotta dalla cosiddetta riforma Bassanini (articolo 17, commi 132 e 133, legge n.127 del 15 maggio 1997), che a Torino, in 80, sono riusciti a fare 150 mila multe nei primi sei mesi del 2009 mentre i 300 che lavorano a Roma ne hanno elevate 300 mila nel 2008; quelli di Milano ne fanno 9 mila alla settimana ed i 70 di Palermo 60 mila lo scorso anno. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, appena eletto ha bloccato la loro attività e demandato la compilazione dei verbali esclusivamente ai Vigili urbani. Ovviamente, nessuno in Italia, ha seguito il suo esempio. Solo il comune di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, ha eliminato le strisce blu. Fruttavano solo 6 mila euro l’anno, per una cifra così bassa inutile vessare i cittadini. Al contrario, a Giarre, sempre in provincia di Catania, l’amministrazione comunale ha affidato ad una ditta privata la gestione di tutti gli stalli della città senza ricevere alcuna contropartita economica se non il ricavato delle eventuali multe. Spesso le società che gestiscono gli stalli, private o a partecipazione pubblica, sono un ottimo sistema per creare clientela con assunzioni facili ormai impossibili nella pubblica amministrazione. E quindi sono tante le città italiane con un sovradimensionamento delle strisce blu che vengono tracciate nelle strade senza rispettare nessuno dei criteri per le quali vennero istituite.

Ma gli automobilisti italiani sono veramente così indisciplinati? Secondo i dati relativi alle multe elevate da Vigili urbani e ausiliari del traffico, sembrerebbe di “SI”. Secondo quando comunicato nel consuntivo finale del 2009 dalla Polizia Stradale, certamente “ NO”. Gli agenti della stradale, infatti, nel 2009 hanno elevato 250 mila verbali in meno rispetto al 2008 con un decremento del 9,2%. I particolare: eccesso di velocità -17%, mancato utilizzo della cintura -19%. Una maggiore disciplina che è testimoniata da altri importanti dati: il 6,7% in meno di incidenti con un abbattimento dell’11,8% di quelli mortali. Tendenza confermata da altri dati: -11,7% di patenti revocate o sospese, -5,7% di ritiro della carta di circolazione e –14,4% di decurtazione dei punti della patente.

Se si considera il forte spiegamento di pattuglie sull’intera rete viaria nazionale, l’aumento dei controlli nel fine settimana sia lungo le grandi direttrici di traffico sia nei pressi di discoteche e locali notturni e la giusta, notoria inflessibilità degli agenti della Polstrada, si evince che esiste un problema. Troppa la differenza con il numero delle multe comunali. Infatti, se da un lato i comuni devono fare cassa con le multe, dall’altro spesso non offrono soluzioni di parcheggio e di buon utilizzo di mezzi pubblici. In particolare, nei centri cittadini si vengono a creare tutte le condizioni possibili affinché l’automobilista vada ad incorrere in una sanzione. Attenzione, quindi, a posteggiare tra strisce blu, gialle e posti riservati: la multa incombe.


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