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Mercato auto Gennaio 2017: un inaspettato 10,1%
06/02/2017
di Grazia Dragone
Crescono ancora le immatricolazioni e la domanda di sostituzione dei veicoli
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Continua a crescere il mercato auto che stupisce per la positività dei dati rilevati a gennaio 2017, che con un inaspettato 10,1% rispetto a gennaio 2016 e ben 171.556 immatricolazioni, prepara a rosee prospettive anche per i mesi futuri. Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia: “Gennaio chiude con un risultato sorprendente, certamente influenzato dai due giorni lavorativi in più, che realizza una crescita percentuale importante rispetto all’ottimo gennaio 2016, che ricordo era cresciuto del 17,4% rispetto allo stesso mese del 2015. Questo grandissimo risultato è determinato soprattutto dall’aggressività delle promozioni messe in campo dalle case automobilistiche e dai concessionari, in grado di stimolare la domanda dei privati e delle aziende. Per le Partite Iva, inoltre, continua a rivelarsi importante la spinta data dal super ammortamento”.
Dopo 36 mesi in crescita costante e incrementi medi annui in alcuni casi vicini al 16%, una momentanea flessione sarebbe stata fisiologico. Evidentemente è molto viva ancora la domanda di sostituzione rinviata durante la crisi economica. Il dato stupisce perché non condizionato dal fattore maltempo e soprattutto dai ritmi di crescita dell’economia molto contenuti. Il dato sulle immatricolazioni di gennaio è in linea con le previsioni del Centro Studi Promotor, illustrate durante la conferenza stampa tenuta all’apertura del 40esimo Motor Show di Bologna. Secondo questa previsione il 2017 porterà un volume di immatricolazioni pari a 2.031.000 unità, con una crescita dell’11%. Le attese per i prossimi mesi sono positive. Le motivazioni sono diverse.
Per il Centro Studi Promotor questa situazione è dovuta a cinque ragioni. La prima è costituita dal fatto che, mentre nella crisi economica il prodotto interno lordo ha subìto un calo massimo del 9%, per il mercato dell’auto la contrazione è stata del 48%. La seconda ragione va ricercata nel fatto che la domanda di sostituzione è stata ancora in parte recuperata negli ultimi due anni. La terza ragione è il fatto che la forte innovazione tecnologica che sta caratterizzando il settore auto con il lancio di molte novità sta esercitando una pressione sulla domanda. La quarta ragione si affida ad un maggiore senso di fiducia verso la ripresa economica. Infine, la quinta ragione è legata alla circostanza che il Pil italiano del 2016, nonostante sia inferiore al livello ante crisi, supera del 5,6% quello medio annuo del periodo 1996-2000 in cui la media era di 2.243.000 autovetture.
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