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Tamponamenti a catena: chi paga i danni?


15/04/2025

di Maura De Sanctis

Guida pratica per affrontare incidenti stradali multipli e ottenere il giusto risarcimento


Tamponamenti a catena: chi paga i danni? I tamponamenti a catena si verificano quando diverse auto sono coinvolte in una successione di collisioni. Questo genere di incidente può manifestarsi, per esempio, quando un veicolo urta un altro veicolo che a sua volta urta un terzo, e così via. I tamponamenti a catena possono essere provocati da diversi fattori, tra cui maltempo, visibilità ridotta, disattenzione del conducente oppure frenate brusche. Tali incidenti possono risultare estremamente rischiosi, poiché la velocità e il quantitativo di automobili coinvolte possono accrescere il pericolo di ferite gravi. È dunque, fondamentale tenere sempre una distanza di sicurezza tra l' auto e fare attenzione alle condizioni del manto stradale per ridurre il rischio di incidenti a catena.

Ma la domanda che spesso ci si pone in questi casi è: di chi è la responsabilità?
Uno dei principali problemi legati ai tamponamenti multipli è la difficoltà nel determinare le responsabilità ovvero di chi ha causato l'incidente e in che misura ciascun conducente è responsabile. Questo può portare a lunghe dispute tra le compagnie assicurative, rendendo il processo di risarcimento più complicato e prolungato.

Anche Assoutenti (Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici) ha evidenziato il problema dei sinistri multipli denunciando che la situazione è diventata insostenibile, con gli automobilisti spesso bloccati in un continuo rimpallo di responsabilità tra le compagnie assicurative e costretti a lunghe e faticose dispute legali per ottenere i risarcimenti che spetterebbero loro. A parere dell’associazione le compagnie di assicurazione interpretano in modo arbitrario i verbali e gli accertamenti, negando risarcimenti che sono chiaramente dovuti e violando l'articolo 148Codice delle Assicurazioni.

Ciò che colpisce è altresì l'immobilismo dell'Ivass, che, nonostante le numerose segnalazioni, non ha preso provvedimenti per ripristinare gli accordi tra le compagnie assicurative. Questo comportamento genera sempre di più malcontento soprattutto nei casi di incidenti con lesioni gravi, poiché al dolore già subito dalle vittime si aggiunge la negazione o il ritardo nei risarcimenti. È’ altrettanto fondamentale un inasprimento delle sanzioni per coloro che rifiutano ingiustificatamente i risarcimenti agli assicurati.

Ma come si definisce la responsabilità dell'impatto? Si tratta di responsabilità singola o condivisa?
Per poter rispondere a queste domande è necessario distinguere tra tamponamento con veicoli fermi e tamponamento con veicoli in movimento. Difatti nel primo caso se un veicolo colpisce un auto ferma e provoca altri tamponamenti, la responsabilità è senz’altro del primo conducente mentre nel caso di un tamponamento tra veicoli in marcia, la responsabilità è divisa. Ogni mezzo è responsabile per i danni al veicolo che precede. Quindi, ciascuna compagnia di assicurazione coinvolta sarà tenuta a risarcire il veicolo precedente mentre sarà esonerata dal pagamento la compagnia di assicurazione del primo veicolo colpito dietro.

Sinistri multipli: la legge stabilisce dei criteri
Per attribuire la responsabilità, è fondamentale fare riferimento ai primi due commi dell’articolo 141 del Codice Civile, che affermano: “il conducente ha il dovere di regolare la velocità del veicolo tenendo conto delle caratteristiche, dello stato e del carico del veicolo stesso, delle condizioni della strada e del traffico, e di ogni altra circostanza, in modo da prevenire qualsiasi pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose, nonché ogni situazione di disordine nella circolazione”; “il conducente deve sempre mantenere il controllo del proprio veicolo e deve essere in grado di effettuare tutte le manovre necessarie in sicurezza, in particolare l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti della sua visibilità e davanti a qualsiasi ostacolo prevedibile”.

Inoltre, è importante considerare anche il primo comma dell’articolo 149 del Codice della Strada, che stabilisce: “durante la marcia, i veicoli devono mantenere una distanza di sicurezza dal veicolo che li precede, in modo da garantire sempre un arresto tempestivo e prevenire collisioni con i veicoli davanti”.

In caso di tamponamento a catena l’ordinanza della Cassazione n. 17896 del giugno 2022, ha confermato che l'ultimo veicolo è sempre responsabile, ma è necessario verificare che gli altri veicoli siano effettivamente fermi e in colonna. Nel caso esaminato, un auto aveva tamponato una moto, ma non tutti i veicoli erano incolonnati nella stessa corsia e direzione, quindi non si poteva considerare un tamponamento a catena. Pertanto in caso di tamponamento a catena con auto in movimento vi è una presunzione di pari responsabilità di tutti i conducenti mentre se i veicoli sono in sosta è responsabile il conducente che ha tamponato l’ultima auto della colonna (Cassazione n. 15923/2024).

Le dinamiche di un tamponamento multiplo possono essere complesse. Una variabile comune è la distanza di sicurezza non mantenuta tra i veicoli. Se un conducente colpisce il veicolo davanti e genera una reazione a catena, sarà di solito responsabile dell'incidente. L'assicurazione del colpevole coprirà i danni secondo il contratto. Ci sono casi in cui la responsabilità può essere condivisa, ad esempio se un conducente viene colpito da dietro senza possibilità di reazione. É importante raccogliere prove per chiarire chi paga.

I passi da fare in caso di tamponamenti a catena
Se dunque vieni coinvolto in un tamponamento a catena non dovrai uscire dall'auto fino a che i tamponamenti siano finiti, successivamente devi accendere le luci di emergenza e quindi se hai la possibilità fotografa i danni delle auto coinvolte e l'ambiente circostante. E’ altresì raccomandato chiamare le Forze dell'Ordine per certificare l'incidente. Il verbale è fondamentale per il risarcimento. Dopodiché contatta la tua compagnia assicurativa entro i primi tre giorni lavorativi per ottenere l’indennizzo diretto allegando la constatazione amichevole (modulo CAI o CID) fondamentale per descrivere la dinamica dell’incidente. Entrambi i conducenti devono firmarla.

Richiedere il risarcimento è essenziale per coprire spese mediche, riparazioni del veicolo e altri danni che dovrai documentare. Se è possibile raccogli dichiarazioni testimoniali per rafforzare la tua posizione. Qualora hai subito lesioni devi sottoporti a visita medica in modo da documentare l’entità dei danni fisici.


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