Auto Motori   Home     Formula 1      Motor Valley Fest 2025      Museo Ferrari      Assicurazioni     |   FOTO   |  VIDEO    |  Newsletter | 
  News Auto e Motori
Notizie

Pirateria stradale: dati allarmanti


29/07/2008

di Grazia Dragone

Nei primi sei mesi del 2008 il numero delle vittime causati dai pirata della strada e salito del 30% rispetto allo scorso anno


Pirateria stradale: dati allarmanti Cresce il numero delle vittime della pirateria stradale. Secondo i dati registrati dall’osservatorio Asaps, associazione amici polizia stradale, nei primi sei mesi dall’inizio del 2008, i numeri parlano di 136 incidenti (+ 74%), con 48 vittime (+30%) e 127 feriti (+92%). L'analisi è stata condotta sulle situazioni più gravi ed è emerso che solo il 75% delle persone colpevoli è individuato, mentre il restante 25% resta sconosciuto.

E’ la Lombardia a vantare il triste primato di vittime con ben 21 episodi di grave entità. Umbria, Abruzzo e Basilicata sono le regioni che registrano, invece, statistiche più confortanti, con episodi meno gravi. La fascia di popolazione più colpita è quella che comprende principalmente anziani (19,9%) e bambini (12,5%).
Il pirata è solitamente un uomo, di età compresa tra i 18 e i 44 anni e spesso guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.
Ad aggravare il quadro contribuisce il fatto di viaggiare senza patente oppure con l’assicurazione scaduta o falsa, fatti che spesso inducono a fuggire senza prestare i dovuti soccorsi. Dal punto di vista legislativo questa tipologia di reato è identificato come omicidio colposo, quindi la pena da scontare non è elevata.

La pirateria stradale è un grave fenomeno sociale, che esprime nel peggiore dei modi inclinazioni umane quali violenza e cinismo. L’automobilista che fugge, senza prestare soccorso dopo aver investito un passante, compie un grave atto di irresponsabilità, dettato spesso da paura o dalla erronea convinzione che nessuno potrà identificarlo. Negli ultimi tempi, tuttavia, il numero di pirati finiti in manette è cresciuto sensibilmente, si parla di tre su quattro. Tali risultati sono stati ottenuti, grazie soprattutto a migliorate tecniche investigative e alla sensibilità accresciuta da parte degli inquirenti, per i quali ogni dettaglio è importante per risalire al colpevole.

Tuttavia, il problema è ancora più vasto di quello appare, in quanto, secondo il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti “ sembra mancare del tutto un briciolo di coscienza sociale.” Nemmeno il fatto che i colpevoli vengano quasi sempre arrestati sembra essere un valido deterrente a fermare la fuga: nel 2008, nel 76% dei casi il pirata è stato individuato o immediatamente o nei giorni successivi dalle forze dell’ordine. Eppure il numero di chi non accetta le proprie responsabilità è in costante crescita.

Combattere la pirateria è un imperativo sociale anche perché questa tipologia di incidente produce esiti dal carattere spesso tragico: nel 33,6% dei casi infatti si registrano conseguenze mortali. E quasi sempre (85%) la vittima è un pedone o un ciclista. L’emergenza va affrontata sia dal punto di vista legislativo, con un ulteriore giro di vite sulle pene da scontare, sia dal punto di vista civico, sensibilizzando gli automobilisti e l’opinione pubblica in genere, a prestare maggiore attenzione sulle strade.

Il nuovo Governo ha intrapreso la linea dura, introducendo nel “pacchetto sicurezza” misure ancora più severe, verso chi commette gravi reati alla guida. Le pene sono state elevate fino a 15 anni (non più 10) di carcere per chi causa vittime guidando in stato d’ebbrezza; arresto fino a sei mesi (non più tre) per chi conduce in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; per chi guida in condizioni di evidente ubriachezza, pene da tre mesi ad un anno.
Meno tolleranza anche per chi fugge dopo aver provocato un incidente. Si rischia da 6 mesi fino a 3 anni di carcere. Lo stato di clandestinità di chi provoca incidenti è considerato, poi, un ulteriore aggravante. La speranza è che grazie a queste più severe misure giudiziarie sia possibile ridurre il fenomeno e arginare la paura che incombe sulle strade.


News Correlate
Dal 2014 obbligatorio il sistema ESP per tutte le vettura » Dal 2014 obbligatorio il sistema ESP per tutte le vettura
Il Parlamento Europeo ha approvato delle nuove normative per la sicurezza stradale
Neopatentati: i limiti di potenza slittano a gennaio 2009 » Neopatentati: i limiti di potenza slittano a gennaio 2009
Per i neopatentati si abbassa a 50 kW/t la potenza delle auto che potranno guidare
Alcool e guida » Alcool e guida
Incidenti in calo, dopo l´inasprimento delle pene avvenuta con la legge 160

   [ Altre news correlate » ]

Newsletter
Iscriviti alla Mailing List di Automania®

[ Info Newsletter» ]