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Nubifragio colpisce la Sicilia Orientale
22/10/2018
di Giovanni Iozzia
Chiuso lo scalo catanese di Fontanarossa. Allagata la Strada Statale 417 che collega il capoluogo etneo a Gela. Numerosi gli interventi del Vigili del fuoco
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[ Catania, Sicilia, Italia ] -
Una bomba d'acqua si è abbattuta su Catania e il suo territorio al confine con quello di Siracusa. Chiuso l'aeroporto di Fontanarossa, con gli aerei dirottati su Palermo, e diverse strade tra cui l'importante Strada Statale 417 che collega il capoluogo etneo a Gela. I comuni particolarmente interessati sono stati quelli di Palagonia, Scordia, Ramacca, Militello e Lentini. Quasi 200 gli interventi dei Vigili del Fuoco nella notte: 117° Palagonia, a Scordia 45 ed a Ramacca 18.
La sala operativa della Questura riceveva intanto numerose richieste di aiuto per la pericolosa situazione che si era venuta a creare nei pressi dell’alveo del fiume Simeto, dove alcune abitazioni lungo gli argini erano già state invase dalle acque e dal fango. Alcuni equipaggi delle Volanti sono giunte sul posto, dov’erano già presenti i vigili del Fuoco che stavano adoperandosi per aprirsi un varco e raggiungere le abitazioni. I Vigili del fuoco sono stati costretti a utilizzare i gommoni, mentre i poliziotti, utilizzando i fuoristrada, hanno raggiunto un luogo dal quale si sono immersi nell’acqua, arrancando fino a raggiungere le case interessate dall’emergenza. All’interno di una delle abitazioni, un anziano si trovava in un letto al piano terra che galleggiava sull’acqua che aveva già raggiunto una ragguardevole altezza, in un’altra, si trovava un'altra persona anziana, anch’essa in difficoltà. Entrambi gli anziani sono stati tratti in salvo. Per uno dei due anziani si è reso necessario il ricovero in ospedale. Le ricerche sono continuate presso le abitazioni vicine, alla ricerca di eventuali altre persone in difficoltà: in tutto, poliziotti e vigili del fuoco hanno tratto in salvo sette persone e nove cani, grazie anche alla collaborazione degli uomini della Squadra Nautica dell’UPGSP, anch’essi intervenuti a dare manforte.
Il maltempo non ha risparmiato neppure la provincia di Enna. Il comune di Piazza Armerina è stato particolarmente colpito da un nubifragio che ha provocato un fiume di acqua, fango, massi e detriti. La violenza della pioggia ha provocato il crollo il muro di una casa dove in quel momento si trovavano tre persone salvate dai Vigili del fuoco. Numerose auto sono state travolte dall'acqua mentre una vettura è rimasta bloccata in un sottopasso allagato, un fulmine ha causato un violento incendio in un capannone di una impresa edile, con fiamme alte oltre 10 metri che hanno distrutto due mezzi. Sul posto sono intervenute sei squadre Vigili del fuoco. Decine le frane e gli smottamenti.
Il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha riunito d’urgenza il governo a Palazzo d’Orleans per monitorare gli interventi da adottare in relazione all'alluvione che da alcuni giorni interessa più province dell'Isola. La Regione ha subito stanziato 6 milioni di euro per affrontare le prime emergenze. «Sono in stretto contatto il Dipartimento Regionale della Protezione Civile – ha dichiarato Musumeci - e seguo costantemente gli aggiornamenti».
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