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India: petrolio in mare dopo uno scontro tra navi
10/08/2010
di Riccardo Angelo Colabattista
È avvenuto nel porto di Mumbai. Una delle due imbarcazioni portava 1.200 container di sostanze chimiche, tra cui benzina, diesel e lubrificanti
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Nel porto di Mumbai, in India, sabato scorso, due navi cargo battenti bandiera panamense si sono scontrate durante alcune manovre. All’inizio le autorità hanno tentato di smorzare l’entità del disastro ma, con il passare dei giorni, la situazione tende sempre più a peggiorare.
Infatti, una delle due navi portava un carico di 1.200 container pieni di sostanze chimiche e oltre 2.000 tonnellate di benzina, diesel e lubrificanti. Durante l’incidente la stessa nave si è piegata di 80 gradi facendo cadere in mare gran parte del proprio carico. Secondo le prime stime fatte avere dal Governo indiano si riversano in mare circa 5 tonnellate di carburante ogni ora e sono già caduti in mare 300 container.
Il primo ministro dello Stato del Maharashtra, Ashok Chavan, si dice preoccupato della situazione: «È un episodio molto serio quello accaduto nel porto di Mumbai. Abbiamo già incriminato i capitani delle due navi. Nei prossimi giorni mi recherò sul posto per vedere dall'alto le dimensioni del disastro. Cerchiamo di contenere la perdita per quanto possibile».
Le autorità indiane hanno già posto il divieto ai piccoli pescherecci della zona di sostare e lavorare nei pressi dell’incidente. Dopo aver portato in salvo entrambe gli equipaggi sono iniziati i lavori per tamponare la fuoriuscita delle sostanze chimiche. Per adesso sono al lavoro decine di uomini con sei imbarcazioni di soccorso e un elicottero che disperde sostanze anti-inquinanti. Gli interventi vengono rallentati dalle cattive condizioni del mare.
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