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Scontro frontale in Sicilia: 4 vittime
28/08/2010
di Giovanni Iozzia
Nell’incidente, avvenuto sulla statale 640 tra Caltanissetta e Agrigento, è morto anche un dirigente della Polizia Stradale
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E’ stata una vera e propria strage. Quattro morti e altrettanti feriti in gravi condizioni per uno scontro frontale tra due automobili avvenuto sulla statale 640, tristemente conosciuta come la strada della morte. Lo scontro frontale è avvenuto intorno alle 2,30 al km 47, in località Grottarossa, in un rettilineo nei pressi del limite dei lavori per la realizzazione del raddoppio della carreggiata stradale. L’impatto è tra la Bmw e la Peugeot è stato tremendo. Le vittime, tutte originarie dell'agrigentino, sono il vice questore aggiunto della polizia stradale in servizio a Palermo, Giovanni Messina di 56 anni e il padre Alfonso di 80 anni entrambi originari di Castrofilippo, morti sul colpo. Giovanissime le altre vittime sono tutte di Canicattì: Gianpiero Campardo di 28 anni e Gioacchino Castellana di 24, molto conosciute nel grosso centro agrigentino. La moglie, Antonia Croce di 47 anni, e la mamma del vicequestore Melchiorra Infurno, di 75 anni, sono invece rimaste ferite in maniera grave e sono attualmente ricoverate nell’ospedale S. Elia di Caltanissetta. Ferito gravemente anche Diego Paci, 28 anni, anche lui di Canicattì che si trova ricoverato in coma farmacologico all'ospedale di Caltanissetta ed un'altra ragazza, anch'essi nella Bmw. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri, la Polizia Stradale, il 118 ed i Vigili del Fuoco di Caltanissetta e Agrigento per i rilevamenti di rito. Dai primi accertamenti, pare che la Bmw abbia invaso la corsia opposta. La viabilità è rimasta bloccata per molte ore e solo verso dell'alba, dopo la rimozione dei veicoli coinvolti nell'incidente, la strada è stata riaperta al traffico. A tutte le vittime è stato effettuato il prelievo del sangue per comprendere se fra le cause dello schianto mortale possano emergere responsabilità legate all'uso di sostanze alcoliche o stupefacenti.
Per quanto riguarda il resto della rete stradale nazionale non si segnalano altri incidenti di particolare rilievo. Il traffico è stato intenso sin dalle prime ore della mattina ma tutto si è svolto tranquillamente e senza disagi. Gli unici rallentamenti si registrano all'ingresso delle grandi aree di cantiere, in Calabria, tra Falerna e Altilia, e in Basilicata, tra Lauria e Padula. I flussi di circolazione provengono da sud, ma anche dalla viabilità interna che collega a numerose località balneari, come la strada statale 280 dei due Mari all'altezza di Pizzo e Lamezia e la statale 106 Jonica nella zona di Sibari. Se necessario, Anas e Polizia Stradale attivano le previste manovre di alleggerimento sui percorsi alternativi, anche questi ultimi presidiati dalle squadre di pronto intervento e di gestione della viabilità. Al momento i tempi di attesa agli imbarchi a Messina sono di circa 1 ora e mezza. La circolazione viene favorita anche dal dei mezzi pesanti disposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, fino alle 23 di oggi e dalle 7 alle 24 di domani 29 agosto 2010.
Secondo il Cescat (Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia) dall’1 settembre quasi il 90% della popolazione rientrerà in città dalle vacanze. Il cosiddetto controesodo andrà quindi a completarsi anche in vista dell’inizio dell’anno scolastico: il 13 settembre in Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio; il 14 settembre in Emilia Romagna; il 15 in Toscana e Campania; il 16 in Sicilia; il 20 in Liguria e Puglia. Le cifre del movimento di rientro all’incirca riguardano: 450.000 romani, 270.000 milanesi, 170.000 torinesi,100.000 genovesi, 110.000 veronesi-vicentini-padovani, 100.000 napoletani, 60.000 bolognesi, 50.000 fiorentini, 35.000 bresciani, 25.000 monzesi e 20.000 bergamaschi, 15.000 comaschi e varesini. A queste cifre vanno aggiunte quelle relative ai turisti del fine settimana e degli stranieri in transito che rientrano nei loro paesi di origine. Un totale di circa 14 milioni di persone che si muovo sulle strade italiane. Nonostante ciò, non si prevedono particolari situazioni di emergenza, tolte le incognite legate agli eventuali incidenti stradali.
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