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Sabato l’incontro tra Berlusconi e Marchionne


08/02/2011

di Giovanni Iozzia

Il Governo chiederà alla Fiat di iniziare un percorso condiviso, con istituzioni e forze sociali, per tutte le future scelte strategiche


Sabato l’incontro tra Berlusconi e Marchionne Sabato prossimo l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, sarà a Palazzo Chigi a Roma per incontrare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L’argomento principale sarà il presunto trasferimento della sede direzione della casa automobilistica negli Stati Uniti.
Sarà un incontro bilaterale, senza la presenza delle parti sociali. Da un lato la Fiat con Marchionne, dall’altro il governo con Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta ed i ministri Giulio Tremonti, Maurizio Sacconi e Paolo Romani.
«Credo che le parti sociali – ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi - debbano avere il loro tavolo negoziale come hanno sempre chiesto Cisl, Uil e le altre organizzazioni».

Secondo le anticipazioni fornite proprio da Sacconi, il Governo chiederà a Marchionne un percorso condiviso con tutte le forze in campo su tutte le scelte strategiche del gruppo a cominciare con il piano di sviluppo di Fabbrica Italia.
«Quello che conta – spiega Sacconi - sonogli investimenti in Italia perché è chiaro che una multinazionale deve avere più di un quartier generale».
«Chiederemo a Marchionne – aggiunge il ministro Romani – di investire nel nostro Paese. Di rimanere con la testa ed il cuore nel nostro Paese».

Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, interviene sulla questione non senza una punta di polemica: «Non ero preparato a questa storia anche se è scontato che ci siano più teste. A noi basta e avanza che le funzioni che oggi ci sono a Torino rimangano intatte».
Di parere diverso il segretario della Cgil, Susanna Camusso, che precisa: «E' da lungo tempo che noi diciamo che bisognava conoscere il piano industriale dell'azienda non solo nelle ricadute in singoli stabilimenti ma in termini generali».
Infine il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino ha definito «inaccettabile» lo spostamento delle sede principale della Fiat da Torino in America.

Per il Lingotto sono quindi giorni importanti. Dopo l’incontro con il premier Berlusconi, martedì 15 febbraio si terrà l’audizione alla Camera dei deputati e il giorno dopo, il 16, la firma dell'accordo di programma di Termini Imerese. Intanto, il titolo Fiat ieri in Borsa ha chiuso in rialzo dell' 1,84 per cento.


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