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Silvio Berlusconi: è possibile l’acquisizione di Opel da parte di Fiat


12/06/2009

di Maura De Sanctis

Fissato al 18 giugno l’incontro tra il governo, la Fiat e i sindacati per decidere sul destino degli stabilimenti italiani


Silvio Berlusconi: è possibile l’acquisizione di Opel da parte di Fiat Luca di Montezemolo, Sergio Marchionne e John Elkann, festeggiano l’accordo con Chrysler, giungendo a Palazzo Chigi con una Fiat 500 decappottabile, annunciando al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la disponibilità di ben 221 auto per il G8 dell’Aquila tra cui 33 veicoli elettrici della Global Electric Motorcars, del gruppo Chrysler. Il premier si è complimentato per la vittoria conseguita dalla casa automobilistica torinese ed ha aggiunto che anche la situazione con Opel è ancora aperta. Anche il ministro dell'economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg, ha confermato che la partita con Fiat è ancora aperta.

Tra i commenti positivi, vi sono state anche delle polemiche a riguardo la decisione della Fiat di ridimensionare gli stabilimenti in Italia. In particolare la lega ha evidenziato che in questo caso, il Lingotto dovrebbe rinunciare agli incentivi statali. Intanto Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, si prepara per l’incontro del prossimo 18 giugno, dove sia il presidente del Consiglio che i rappresentanti della Fiat, i sindacati e le Regioni si riuniranno in una tavola rotonda per discutere anche sul destino degli stabilimenti italiani e soprattutto dei posti di lavoro.

Sembra che gli stabilimenti più a rischio sono quelli di Termini Imprese, provincia di Palermo con 1.500 dipendenti e Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli con 5.000, anche se l’ad Marchionne ribadisce che non è intenzione di Fiat chiudere in Italia. Pertanto i sindacati si aspettano che la Fiat comunichi le condizioni per evitare riduzioni di capacità produttiva e di occupazione e che vengano offerte garanzie sul consolidamento degli stabilimenti in Italia, in particolare al Sud dove restano forti preoccupazioni.

In attesa dell’incontro a palazzo Chigi, la Fiat continua ad ottenere buoni risulatati: le Poste svedesi hanno infatti ordinato 3000 Fiorino Fiat modello 1.3 multijet con cambio robotizzato a 6 marce.


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