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Ford vs Ferrari: minacciata azione legale contro il Cavallino
11/02/2011
di Grazia Dragone
Il brand americano accusa il costruttore di Maranello di aver utilizzato per la monoposto di F1 il nome del proprio pick-up
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Ford ha presentato una denuncia per violazione di marchi depositati, falsa denominazione e pirateria via internet, accusando il Cavallino di aver utilizzato per la nuova monoposto una sigla, F150, uguale a quella del suo celebre pick up.
F150 è il nome scelto dalla Rossa per la sua vettura da gara, un nome derivato dall’unione della F di Ferrari e dei 150 anni dell’Unità d’Italia che si celebrano proprio quest’anno. Qui nasce la querelle.
“F-150 è un importante e popolare marchio registrato di proprietà Ford” scrivono da Detroit “che identifica la F-Series, una gamma leader”. Traspare dal comunicato del costruttore americano la preoccupazione che i clienti possano confondere il pickup con la monoposto di Alonso e Massa. Dubbio, decisamente discutibile.“Non si può confondere la monoposto del prossimo campionato di F1 con un qualsiasi veicolo di tipo commerciale ovvero pensare che vi sia un legame ad altro marchio di veicolo stradale e risulta pertanto davvero difficile comprendere quanto espresso dalla Ford”, ha replicato il Cavallino alle accuse.
La nota spiega che è stata inviata una lettera di risposta alla Ford, sottolineando che la sigla F150 (utilizzato come abbreviativo della denominazione completa Ferrari F150th Italia)“non è né mai sarà il nome di un prodotto commerciale ma, come sempre nella storia della Scuderia, rappresenta la nomenclatura di un progetto di una vettura da competizione ed è legata ad un ordine cronologico, a motivazioni tecniche o, in casi eccezionali, a particolari ricorrenze”.
Tuttavia Maranello ha deciso un passo indietro dopo le proteste della Ford, evitando scie legali e dichiarando che utilizzerà un nome diverso per la propria monoposto.
Sorge il dubbio, forse legittimo, che il marchio di Detroit abbia sfruttato abilmente la popolarità del Cavallino per creare un po’ di pubblicità al suo veicolo, semisconosciuto alle nostre latitudini, attirando su di sé le luci dei riflettori, data la presenza sulla scena di una Chrysler in rimonta sui propri competitors grazie alla partnership con Fiat.
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