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Alfa Romeo: il rilancio negli States
18/10/2011
di Grazia Dragone
Marchionne punta a riconquistare il mercato europeo, ripartendo dal Nordamerica
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La politica della Fiat è tutta orientata al mercato nordamericano. Ormai questa è una verità abbastanza evidente e sicuramente non restiamo stupiti se anche il rilancio dell’Alfa Romeo dovesse passare proprio attraverso il mercato a stelle e strisce.
Gli Stati Uniti, con il loro innegabile potere attrattivo per la vastità delle dimensioni geografiche e quindi del mercato potenzialmente conquistabile, rappresentano un’irresistibile calamita per il Lingotto a caccia di una riscossa in un settore come quello dell’automotive, dove il titolo torinese accusa sensibili perdite, soprattutto nel Vecchio Continente.
L'a.d. Marchionne, attraverso un bagno nel rigenerante mercato americano, intende dare nuova vita al Biscione, per poi riportarlo rivestito di una nuova luce più accattivante in Europa, e recuperare il terreno perduto a favore dei più forti competitors.
“Il mercato americano sarà il primo obiettivo per l'Alfa poi torneremo in Europa. Abbiamo effettuato test di mercato sull'attrattività del marchio Alfa Romeo negli Stati Uniti e, malgrado la prolungata assenza, è ancora super stimato. Ritengo che dobbiamo tornare e riprenderci il mercato”, sono state le parole di Marchionne ad Automotive News, ricordando che il marchio Alfa Romeo è fuori dal mercato americano dal lontano 1995.
In tale direzione va l’annunciata nomina, che avverrà entro fine anno, del responsabile per il brand per il continente nordamericano, che sarà scelto fra i manager di Fiat-Chrysler. Inoltre, Marchionne ha fissato gli obiettivi spiegando che, nonostante i recenti ritardi nella reintroduzione di Alfa Romeo negli Stati Uniti, prevista per il 2013, è certo di poter raggiungere la commercializzazione di 85 mila auto nel 2014.
Le intenzioni di portare Alfa Romeo negli Usa sono dettate anche da ragioni industriali. Chrysler dispone di numerose piattaforme produttive piu' ampie di quelle del gruppo Fiat in Europa e quindi i costi di sviluppo per le Alfa Romeo saranno così distribuiti con altre vetture del marchio americano.
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