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Fitch: poco utili gli incentivi alla rottamazione
18/06/2012
di Irene Masoni
L’agenzia di rating ritiene gli incentivi alla rottamazione uno strumento utile solo nel breve periodo. Gli Stati devono optare per soluzioni di diverso tipo
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L’agenzia di rating Fitch si pronuncia sull’utilità degli incentivi alla rottamazione nel settore dell’auto. Quello degli incentivi alla rottamazione è stato infatti uno strumento in cui in passato si è massicciamente fatto ricorso e, di fronte alla possibilità che questo venga reintrodotto, arrivano alcune obiezioni.
Indubbiamente, in un periodo di grave flessione della domanda, l’incentivo potrebbe costituire un elemento di stimolo, utile a sbloccare una situazione da troppo tempo stagnante. Questo, se vale in generale, non è forse vero, almeno da quello che emerge nella nota diffusa dall’agenzia, nella specifica situazione in cui versano attualmente il mercato dell’auto e le finanze pubbliche.
Se è vero che la domanda potrebbe crescere nel breve periodo non si può assolutamente parlare, nel lungo periodo, di una reale crescita degli acquisti. Il sistema degli incentivi alla rottamazione spinge soltanto ad anticipare un acquisto che molto probabilmente sarebbe stato, in seguito, comunque effettuato. Inoltre l’incentivo porterebbe ad un picco di domande per le auto più convenienti, in quanto la normale reazione è quella di massimizzare la copertura dell’incentivo stesso.
Ma le obiezioni della agenzia di rating non si esauriscono qui. Deve infatti essere anche considerato il fatto che la condizione finanziaria degli Stati non permette di sostenere adeguatamente questa misura, come invece era stato fatto negli anni precedenti . Inoltre, l’adozione a distanza ravvicinata (nell’arco di pochi anni), dell’incentivo alla rottamazione porta inevitabilmente ad una riduzione della sua efficacia.
Fitch per il momento lascia poche speranze al settore dell’auto, destinato a permanere ancora per un po’ in fase di stagnazione. L’agenzia suggerisce però di pensare a strumenti di intervento maggiormente utili nel lungo periodo. Tra questi: sgravi fiscali e sostegno ai progetti di ricerca e sviluppo.
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