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Italia indietro sulle auto elettriche
29/05/2012
di Giovanni Iozzia
Il rapporto Ev City Casebook, appena pubblicato dalla International Energy Agency, ignora il nostro Paese perché in pratica non fa quasi nulla
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Mentre i veicoli elettrici si diffondono in tutto il mondo, in Italia stentano ad affermarsi. Lo rivela il rapporto Ev City Casebook, appena pubblicato dalla International Energy Agency (Iea) che fornisce una panoramica mondiale del settore.
Lo studio dell’Iea analizza 16 città di 9 Paesi e 3 continenti diversi: centri di piccole dimensioni e grandi metropoli. Situazione molto diverse tra loro ma che hanno come comune denominatore la promozione di questo nuovo tipo di mobilità che punta al risparmio e al rispetto dell’ambiente. C’è chi ha adottato mezzi pubblici elettrici, chi i taxi; chi promuove il noleggio di automobili e chi ne incentiva l’acquisto e l’utilizzo, chi allestisce punti di ricarica. Tutte hanno in comune «il forte impegno a sostegno di iniziative che hanno l'obiettivo di accelerare l'adozione dei veicoli elettrici».
Questi mezzi, precisa lo studio, rappresentano la soluzione ottimale per ridurre i consumi di petrolio e diminuire le emissioni di CO2. L’obiettivo da raggiungere è quello di 20 milioni di veicoli elettrici sulle strade, urbane ed extraurbane, di tutto il mondo entro il 2020. Le città oggetto di studio sono: Amsterdam, Barcellona, Berlino, BrabantStadt, Goto Island-Nagasaki, Amburgo, Helsinki, la Prefettura di Kanagawa, Los Angeles, New York, North East England, Portland, l'area del Research Triangle, Rotterdam, Shanghai e Stoccolma.
L’Italia non è assolutamente citata nel rapporto, segno che nel nostro Paese si fa ben poco per modificare la situazione attuale. E’ significativa, in questo senso, la battuta di pochi giorni fa del ministro dell'Ambiente Corrado Clini: «Peccato che Fiat non creda nell'auto elettrica». Solo qualche piccolo movimento come a Firenze dove il sindaco Matteo Renzi ha da poco rinnovato il protocollo d’intesa con Renault 2. Alle già esistenti 100 colonnine di ricarica, presto se ne aggiungeranno altre 200. Il parco auto del capoluogo toscano resta però di sole 24 vetture.
Numeri molti lontani da quelli di Amsterdam che punta alle 10.000 unità e dalla Norvegia che negli ultimi mesi ha visto l’immatricolazione di circa 1.000 vetture elettriche pari al 2% dell’intero mercato interno. In tutta l’Italia, invece, nel 2011 sono state vendute solo 304 auto pari allo 0,017% del globale. Per di più non sono previsti incentivi a differenza di altri paesi come la Danimarca (oltre 20.000 euro), la Norvegia (17.500), il Belgio (10.000); Francia, Germania, Irlanda e Portogallo (6.000).
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