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Mercato auto: la crisi è superata?
03/02/2015
di Grazia Dragone
Il Ministero dei Trasporti diffonde i dati di gennaio e rileva una crescita del 10,9 %, con 131.385 nuove immatricolazioni
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Il 2015 apre bene per il settore auto, in crescita del 10,9 %, continuando il trend positivo della fine del 2014. Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti il mese di gennaio si è chiuso con 131.385 immatricolazioni di autovetture nuove, segnando un +10,9% rispetto allo stesso mese del 2014. Interessanti anche i dati di FCA, che ottiene un incoraggiante +11,4%, che gli consente di incrementare la sua quota di mercato.
Il peggio è alle spalle? Forse si, ma un cauto ottimismo è d’obbligo. Tuttavia i segnali ci sono e cominciano ad essere tangibili. Questo è anche quanto viene evidenziato da un’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor sui concessionari a fine gennaio.
La quota di operatori che segnala affluenza normale o alta nelle show room sale infatti dal 56% di dicembre al 65% di gennaio, mentre, tra i due mesi, gli operatori che segnalano una raccolta di ordini normale o alta passano dal 43% al 49% e l’87% degli interpellati si attende domanda stabile o in aumento a tre-quattro mesi.
L’andamento positivo riflette anche il cambio di direzione dell’economia italiana, come viene evidenziato dalla crescita occupazionale registrata con particolare riferimento al mese di dicembre 2014, quando. il tasso di disoccupazione è sceso dal 13,3% di novembre al 12,9 di dicembre.
“E che lo scenario dell’economia italiana sia cambiato in gennaio - dichiara Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor - emerge anche dal fatto che il partito della crescita si è visto servire un poker d’assi in parte inatteso, anche se prevedibile, e costituito dal calo dei costi dei carburanti iniziato già nel 2014, dal deprezzamento dell’euro, dall’effetto Draghi (QE e tassi eccezionalmente bassi) e dal risultato elettorale in Grecia che potrebbe indurre a più miti consigli il partito dell’austerity. Non a caso i principali osservatorii economici hanno già rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’economia italiana nel 2015. Naturalmente questa situazione si rifletterà anche sugli acquisti di autovetture e potrebbe comportare a breve una revisione al rialzo delle previsioni molto caute per il 2015 formulate nel dicembre scor
Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, invece: “La partenza di gennaio, con una crescita a doppia cifra, non ci deve indurre in facili ottimismi. Per fare delle considerazioni in un senso o nell'altro ritengo dobbiamo attendere almeno la chiusura del primo trimestre. Senza andare lontano, già nel 2014 abbiamo registrato due incrementi simili, uno a febbraio e uno a ottobre. Ma sono balzi che sono stati assorbiti dagli altri mesi e infatti il consuntivo del 2014, con 1.359.514 auto immatricolate, ha fatto segnare solo un risicato +4,22% sul 2013. Volumi che fanno somigliare il 2014 al 1979. E se il 2015 chiuderà, come ipotizziamo, a un +5%, torneremo a circa 1.426.000 vetture, ossia ai volumi del 1983. Credo che queste cifre impongano ai media, agli addetti ai lavori e a chi ci governa, una seria riflessione. ”
Per Federauto si potrà parlare di un recupero effettivo solo quando i privati torneranno ad acquistare in modo sostenuto. Infatti, il risultato positivo è il frutto in gran parte dell’approvvigionamento delle società di noleggio.
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