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Ad Assago il primo distributore di metano-idrogeno
09/02/2010
di Fabiana Muceli
La regione Lombardia investe su 30 nuovi impianti e stanzia incentivi per le auto a basso impatto ambientale
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Nasce il primo impianto in Italia per l'erogazione di miscela metano-idrogeno. Il nuovo distributore, installato sulla tangenziale ovest di Milano, è attivo da ieri mattina, dopo l'inaugurazione ufficiale alla presenza del presidente Formigoni. La regione Lombardia taglia il traguardo per prima, dunque, con il suo nuovo progetto di sviluppo della mobilità sostenibile: il programma di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti, lanciato dalla Giunta regionale, prevede trenta nuovi impianti per l'erogazione di metano entro il 2012.
Un progetto ambizioso, considerando il fatto che le vetture alimentate a metano scarseggiano. Il problema dell'uovo e della gallina, secondo Formigoni. Ovvero, come realizzare distributori se non ci sono auto a metano o come diffondere il metano da autotrazione se mancano i distributori? La regione Lombardia ha ovviato al problema scegliendo di investire su nuovi impianti di distribuzione e, contemporaneamente, favorendo la diffusione dell'auto a nuova alimentazione attraverso degli incentivi regionali per le vetture a basso impatto ambientale.
Si parte inizialmente con la flotta di 20 Fiat Panda Bifuel dotate di impianto a gas riprogettato per renderlo compatibile con l'idrogeno. Presentate durante l'inaugurazione, saranno utilizzate in via sperimentale dalle direzioni generali della Regione Lombardia. In totale, sono previsti 2 milioni e 100 mila euro di investimenti, stanziati con un bando regionale per finanziare il progetto: oltre a quello di Assiago, a breve verrà aperto un altro distributore di miscela idrogeno-metano nei pressi di Monza.
La combinazione della miscela idrogeno-metano permetterà di ridurre le emissioni di CO2 di circa l'11% rispetto al metano e del 34% rispetto alla benzina. L'idrogeno contenuto nel carburante favorisce la combustione completa e allo stesso tempo consente la stessa autonomia della vettura rispetto all'uso del metano puro. In questo modo si abbassa ulteriormente il contenuto di carbonio e gli inquinanti derivanti dalla combustione di idrocarburi.
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