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La Lexus GX 460 non è sicura. E la Toyota sospende le vendite
14/04/2010
di Fabiana Muceli
Il magazine statunitense Consumer Reports boccia la vettura: “La macchina rischia di ribaltarsi in curva”
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La Toyota di nuovo nella bufera: dopo il maxi-richiamo americano ed europeo che coinvolgeva alcuni modelli difettosi della casa nipponica, ora un'altra pesante grana. Questa volta il principale attore è la rivista Consumer Reports, magazine quotatissimo negli Stati Uniti che ha pubblicato una recensione a dir poco negativa su una delle vetture di punta del colosso giapponese. “La Lexus GX 460 non è una vettura sicura, non compratela”. A sostegno della tesi, i test che la stessa rivista ha condotto con i suoi ingegneri. La Lexus GX 460 non risponde correttamente alle condizioni di emergenza standard, ovvero in situazioni che richiedono manovre critiche e cambi di direzione la vettura rischia il ribaltamento. Una “sentenza” abbastanza rara. Per risalire all'ultima volta che Consumer Reports ha messo un veto simile su un'auto, dobbiamo tornare indietro fino al 2001, quando la Mitsubishi Montero Limited aveva subito lo stesso trattamento.
La risposta della Toyota non si è fatta attendere. Le vendite della Lexus GT 460 sono state temporaneamente sospese. La casa nipponica non poteva certamente glissare di fronte a uno spot così negativo: i vertici dell'azienda comunicano di aver preso molto seriamente i test riportati da Consumer Reports e si dicono pronti a identificare e correggere il problema. Mark Templin, Vice presidente e General Manager di Lexus, ha inoltre aggiunto che per tutti i clienti preoccupati delle prestazioni della propria GX 460 2010, l'azienda mette a disposizione una vettura sostitutiva, fino a quando il problema non verrà risolto. La Toyota sarebbe già a lavoro per replicare i test di Consumer Reports ed entro il fine settimana dovrebbe poter chiarire le cause del difetto, per poi rendere sicure le circa 4.800 Lexus GX 460 vendute nei primi tre mesi di quest'anno.
Ma i problemi che la Toyota dovrà affrontare, molto probabilmente non si esauriranno con la messa in sicurezza della vettura. Appena pochi giorni fa, la nipponica ha dovuto fare i conti con la maxi-multa da 16,4 milioni di dollari, firmata dal segretario ai Trasporti americano Ray Lahood. L'amministrazione Usa ha punito pesantemente il ritardo della comunicazione sui problemi riscontrati all'acceleratore che la Toyota avrebbe nascosto per quattro mesi. Gli stessi che, per intenderci, hanno causato il ritiro mondiale di 8 milioni di auto. Un'altra sanzione di questo genere, immaginiamo, sarebbe un ulteriore e pesante colpo per il marchio e per l'immagine dell'azienda giapponese.
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