Sicurezza stradale: in calo le vittime di incidenti
17/11/2010
di Grazia Dragone
Un rapporto presentato da ACI-Istat evidenzia dati in flessione per i sinistri mortali
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Calano vittime e gli incidenti stradali. Questo è in sintesi il dato più rilevante del rapporto stilato da ACI-Istat sui numeri del 2009. In dettaglio, i sinistri sono calati dell'1,6% (215.504, per una media di 590 al giorno), le vittime del 10,3% (4.237, circa 12 al giorno) e i feriti dell'1,1% (307.258, con una media di 842 al giorno).
Il mese più nefasto risulta essere luglio, mentre il sabato è il giorno in cui si verificano più incidenti con esito mortale. L’ora più pericolosa risulta essere intorno alle 18.
I dati presentati sottolineano, inoltre, che i sinistri avvengono con più incidenza durante i weekend, ma non di notte. Analizzando le fasce d’età, sono i giovani al di sotto dei 25 anni le vittime maggiormente coinvolte, mentre gli incidenti più gravi avvengono soprattutto su strade extraurbane. Sicure, invece, le autostrade.
Ma le cifre restano ancora alte, nonostante si parli di una diminuzione degli incidenti dal 2001 ad oggi, scesi da 263.100 a 215.405 (-18,1%). Analizzando la tipologia dei sinistri, questi si verificano generalmente tra due o più veicoli (75,2%). Più bassa la cifra dei veicoli isolati coinvolti in sinistri: 24,8%. La modalità più ricorrente è quella frontale-laterale (76.095 casi, circa il 35,3%) con 1.071 morti (25,3%) e 112.165 feriti (36,5%), seguito dal tamponamento che registra 38.995 casi, con 382 morti e 64.706 persone ferite.
Per quanto riguarda, invece, i veicoli isolati, questi sono solitamente coinvolti in episodi di fuoriuscita o sbandamento del veicolo: 20.646 incidenti (9,6%), con 845 morti (19,9%) e 25.750 feriti (8,4%). L'investimento di pedone rappresenta l'8,6% degli incidenti e nel 2009 si sono registrati 18.472 casi con 611 morti e 20.887 feriti. In assoluto sono le auto i veicoli maggiormente interessati in incidenti stradali: 269.035, pari al 66,9%. Seguono 55.028 motocicli (13,7%), ciclomotori (6,6%) e biciclette (3,9%).
Esaminando i tratti stradali, Roma è la città meno sicura. Fra i tratti stradali della Capotale i più rischiosi sono il Grande raccordo anulare e la via Aurelia. Pericolose anche le statali Tiburtina Valeria e Pontina. In questa speciale classifica trovano posto anche la SS162 della Valle Caudina in provincia di Napoli, la Pontina, l'Appia, la SS Jonica in provincia di Crotone, la Salaria e la SS 036 del Lago di Como e dello Spluga in provincia di Lecco.
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