Aumentano i prezzi delle auto nuove 15/10/2011 di Giovanni Iozzia L’incremento dell’Iva dell’1% comporta una spesa ulteriore di 220 euro a vettura e di 435 milioni in totale Piove sempre sul bagnato. L’affermazione calza a pennello per il mercato delle automobili. Infatti, al calo delle venire che ormai imperversa da oltre un anno a causa della crisi economica, dallo scorso mese di settembre c’è da aggiungere l’aumento di un punto in percentuale dell’Iva, che dal 20% è passata al 21%, che fa costare le vetture più care. Secondo Federauto, la federazione dei concessionari auto, coloro che in Italia acquisteranno auto nuove andranno incontro ad un innalzamento del costo. La stima è che l’aumento generale dei costi sarà di circa 220 euro per ogni nuova vettura acquistata per un totale di 435 milioni di euro che peseranno tutti sulle tasche degli italiani. Le concessionarie hanno tentato di coprire questo aumento ma non lo hanno potuto sostenere a lungo questo costo aggiuntivo e, quindi, solo per fare un semplice esempio, una macchina che costa 10.000 euro costerà 100 euro in più. Anche alcune case automobilistiche, come Opel, Honda e Hyundai hanno sostenuto per il mese di settembre l’aumento non applicandolo a tutte le prenotazioni fatte prima del giorno 30 di quello stesso mese. Altri marchi, con la Fiat in testa, hanno immediatamente applicato l’aumento e anche chi aveva prenotato, e versato un anticipo, prima dell’aumento dell’Iva, al momento del saldo ha avuto la brutta sorpresa di dovere pagare qualche centinaio di euro in più. Adesso, però, l’aumento è entrato in vigore per tutti. Una situazione che si aggrava ulteriormente per l’intero comparto. «Tra rc auto e benzina – hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef - i costi da sostenere per un automobilista stanno raggiungendo quest’anno livelli mai visti. Come denunciamo da molto tempo, e come dichiarato ieri anche dall’Antitrust, da diversi anni a questa parte è divenuto incontrollabile l’aumento delle tariffe rc auto. Stesso discorso vale poi per la benzina, che tra doppia velocità e geniali trovate del Governo, come quella di aumentare le accise o quella di portare l’IVA al 21%, ha raggiunto un costo fuori da ogni logica, mai sfiorato nemmeno quando il petrolio raggiunse il boom di 147 dollari al barile. A pagare il caro prezzo di queste scelte e di questi comportamenti sono, come sempre, gli automobilisti. «Secondo i calcoli dell’ Osservatorio Nazionale Federconsumatori – hanno aggiunto Trefiletti e Lannutti - rispetto al 2010 i costi per i pieni di carburante sono aumentati di 288 Euro (solo per costi diretti), mentre le tariffe rc auto, in media (per un’auto di media cilindrata) sono aumentate di 142 Euro. Questo significa un aumento medio di 430 Euro ad automobilista rispetto al 2010».«È necessario che le Autorità e le Istituzioni competenti – hanno concluso - prendano al più presto rimedi, prima di tutto disponendo seri controlli sui fenomeni speculativi, e al contempo avviando urgentemente i necessari interventi tesi ad incrementare la concorrenza in entrambi i settori».

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