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Da lunedì l’Iva dal 20 al 21%
17/09/2011
di Giovanni Iozzia
Colpito fortemente il sistema dell’auto motive: aumenterà il costo delle auto e dei carburanti oltre all’Ipt ed ai biglietti di treni e autobus
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«L'aumento di un punto sull'Iva determinerà un aggravio di costi per gli italiani di quasi 220 euro per ogni auto acquistata, per un totale di 435 milioni l'anno. All'Iva si dovrà poi aggiungere il surplus sull'Imposta provinciale di trascrizione: provvedimenti capestro che metteranno in panne il sistema italiano dell'automotive». E’ quanto ha precisato in un’intervista il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi. Bernacchi ha quantificato il rincaro: «Nel 2010 - nonostante i dati negativi, il settore auto ha comunque garantito alle casse dello Stato quasi 68 miliardi, pari a circa il 16,6% dell'intero gettito fiscale nazionale, oltre alla più alta incidenza sul Pil di Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna». Secondo Federauto, la situazione che si verrà a creare da lunedì rischia quindi dare il colpo di grazia all’intero settore che nei già nel 2010 ha avuto una flessione delle immatricolazioni pari all’11% e che ha subito una crescita continua della tassazione crescita nell’ultimo anno dell’1,2% rispetto a quello precedente.
Scatta lunedì, dunque, l’aumento dell’Iva che passa dall’aliquota del 20% a quella del 21% e che riguarderà molti beni di largo consumo come auto, moto e ciclomotori. Un aumento che riguarderà anche la benzina che, secondo i calcoli fatti dalle compagnie, dovrebbe aumentare di 1,2-1,3 centesimi al litro. Questo, ovviamente, farà anche aumentare anche i biglietti di autobus, metropolitane e treni; il Codacons ha calcolato che le famiglie italiane spenderanno in media 32 euro in più solo per i trasporti. Se poi si calcolano anche gli altri aumenti, per quanto riguarda i carburanti, Federconsumatori e Adusbef calcolano un maggiore esborso di 471 euro in più all’anno. L’Agenzia per la Mobilità di Roma, infatti, ha già comunicato che ci saranno degli aumenti immediati del costo del bollino blu, cioè il controllo dei gas di scarico, dei permessi per i bus turistici che entrano a Roma e delle tariffe del car sarin.
L’aumento dell’Iva che scatterà da lunedì prossimo riguarda: televisori e hi-tech; auto e moto; imbarcazioni e caravan; giocattoli e strumenti musicali; articoli e impianti sportivi; garage e noleggio mezzi trasporto; connessioni internet e telefonia; tabacchi; abbigliamento e calzature, profumeria e cosmetici; parrucchiere; servizi legali e contabili; mobili; elettrodomestici e prodotti per la pulizia della casa; carburanti; caffè; bevande gassate, succhi di frutta e bevande analcoliche; liquori, superalcolici, aperitivi alcolici; vini e spumanti.
Secondo il Codacons l’aumento costerà 290 euro per una famiglia di 3 persone e 385 per una di quattro. La Cgia di Mestre parla di cifre più basse: per un nucleo familiare di tre persone ci sarà un incremento medio annuo di 92 euro. La Confcommercio, infine, paventa una contrazione del potere d’acquisto delle famiglie e quindi una diminuzione delle spese.
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