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Fiat alla ricerca del partner perfetto
29/02/2012
di Grazia Dragone
Il Lingotto sta valutando possibili alleanze. Tra i probabili candidati, Mazda e Suzuki partono favorite
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Lo scenario dell’automotive è in costante mutamento e lo dimostra la ricerca da parte dei costruttori auto di possibili partner, per accrescere la propria presenza in un mercato, ancora in palese difficoltà. Dopo l’intesa sancita quasi definitivamente tra GM e PSA, con la possibilità di acquisire, da parte di General Motors, una quota del costruttore transalpino compresa tra il 5 e i 7%, è ora il turno di Fiat, che sta valutando l’eventualità di un’alleanza con un costruttore asiatico.
E’ Marchionne, presente a Bruxelles per la riunione dell'Acea, l'associazione europea dei costruttori auto di cui è presidente, a parlare di una nuova partnership all’orizzonte. “Il mondo è pieno di costruttori auto” ha dichiarato l’ad di Fiat, evidenziando l’impossibilità di creare una collaborazione con un’azienda europea. “Il socio di Fiat-Chrysler potrebbe essere in qualunque parte del mondo e in particolare in Asia, dove le aziende che potrebbero fare al caso nostro sono Suzuki e Mazda”.
Con il brand Suzuki un accordo esiste già e prevede la cessione dei motori del Lingotto alla factory del Sol Levante. Inoltre, Fiat Sedici e Suzuki SX4 sono realizzate con la medesima piattaforma. Meno favorita appare invece la partnership possibile con Mazda il cui volume di vendita è concentrato principalmente in Asia (40%) e dove la presenza di Ford quale azionista potrebbe rappresentare un ostacolo.
Intanto in Italia non cessano i venti di polemiche che accompagnano ogni dichiarazione di Marchionne, per il quale la riforma del mercato del lavoro è necessaria e improrogabile, sollecitando più flessibilità per attrarre gli investimenti stranieri. “Manteniamo una politica industriale che dia la possibilità agli stabilimenti di raggiungere un livello di produzione adeguato per competere a livello internazionale”, ha dichiarato.
Ed ancora: “non posso continuare a perdere soldi in Europa semplicemente per mantenere in piedi un sistema industriale che poi economicamente non ha basi”. La Fiat “è disposta a mettere a disposizione del Paese l'opportunità enorme che si è creata andando in America, ma lo deve fare con condizioni estremamente chiare”.
In riferimento al mercato dell’auto Marchionne spiega che il 2012 sarà difficile per l'Europa e la produzione sarà “probabilmente in calo”.
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