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Fiat: la chiusura di stabilimenti in Italia non è nei piani
05/03/2012
di Irene Masoni
Smentite le voci circolate sulla stampa in merito ad una possibile chiusura di Pomigliano e Mirafiori. Anche il Ministro Fornero ribadisce di avere avuto garanzie da Marchionne
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[ Torino, Italia ] -
Dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi e riguardanti l’esistenza di un piano Fiat per la chiusura di alcuni stabilimenti italiani del marchio, arriva oggi la smentita ufficiale del gruppo. In una nota stampa, Fiat dichiara che quanto apparso su alcuni organi di informazione, con particolare riferimento alla possibile chiusura degli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori, non rispetta in alcun modo i suoi piani o le sue intenzioni.
Dalla casa automobilistica torinese fanno sapere inoltre che entrambi gli stabilimenti rientrano pienamente nei piani aziendali. Nello stabilimento di Mirafiori sono state previste, per il futuro prossimo, due distinte produzioni: dal 2013 verrà prodotta una nuova vettura del brand Fiat mentre a partire dal 2014 una del brand Jeep. Ancora più illogica appare l’ipotesi di chiusura fatta in riferimento allo stabilimento di Pomigliano dove, da poco, viene prodotta la Nuova Panda e dove sono state investite, per le nuove linee di produzione, ingenti somme.
La secca smentita da parte di Fiat è arrivata in concomitanza con un comunicato del Ministero del Lavoro nel quale il Ministro Fornero ha confermato di aver avuto garanzie sia dal Presidente che dall'Amministratore delegato del gruppo Fiat i quali «hanno ribadito che l'impegno assunto verso il nostro Paese è confermato e rafforzato anche dall'operazione Chrysler. Da parte mia ho espresso fiducia verso questo impegno e ho rinnovato l'auspicio che la Fiat possa continuare a rappresentare uno dei principali attori del nostro sistema industriale garantendo almeno gli attuali livelli di occupazione».
Dichiarazioni che al momento mettono a tacere le voci e le indiscrezioni circolate, anche se resta sempre viva la preoccupazione sulla reale volontà da parte dell’Amministratore Delegato di Fiat, Sergio Marchionne, di puntare sulla produzione negli stabilimenti industriali italiani, nonostante quei 20 miliardi di investimenti promessi entro il 2014 e rientranti nel Piano Fabbrica Italia.
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