Notizie
Piano nazionale sulla sicurezza stradale
13/06/2008
di Maura De Sanctis
Ritardo dell´Italia nel recepire le direttive europee in tema di Sicurezza stradale
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Occorre notare che rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, l'Italia è in notevole ritardo in tema di Sicurezza Stradale. Il varo delle procedure relative al Piano nazionale della sicurezza stradale è stato un importante passo in avanti, ma scarse rimangono le risorse impegnate e non definiti gli strumenti di attuazione.
Contemporaneamente c'è stata una forte crescita dell'attenzione dei mass-media ed opinione pubblica sul tema della sicurezza stradale ed in particolare è stato evidenziato negli ultimi anni un aumento dell'indisciplina sulle strade ed un utilizzo sempre più scarso delle cinture di sicurezza al contrario di quanto accade negli altri paesi europei.
Va notato che l'aumento dell'indisciplina stradale è collegato sulle autostrade a problemi di velocità cioè di potenza dei mezzi, quindi anche di politica industriale e nei grandi agglomerati urbani allo squilibrio tra una mobilità su strada sproporzionata, un traffico eccessivo ed una conseguente congestione da cui si esce o con provvedimenti restrittivi i blocchi temporanei del traffico e con l'annullamento di fatto del sistema di regolamentazione come è pratica della stragrande maggioranza di chi guida moto e motorini.
Nonostante ciò, in base ad un’analisi dell’ISTAT l’incidentalità nel lungo termine ha mostrato negli ultimi anni una costante riduzione della gravità degli incidenti, ciò dimostra come il nostro paese mostri grande attenzione alla prevenzione e sicurezza stradale. Pertanto sono attualmente in fase di studio i possibili nonché necessari interventi tesi a ridurre l'impatto del traffico sull'ambiente e a migliorare la sicurezza dei cittadini sia sotto il profilo degli eventi traumatici, sia sotto il profilo della nocività dell'ambiente che ci si augura diversi dall’ultimo Disegno di Legge Bianchi, che invece di affrontare il tema della sicurezza stradale finisce con il colpire, a destra e a manca, a suon di multe, dimenticando, volutamente, che la prevenzione va attuata attraverso la manutenzione delle strade, dai controlli continui da parte delle pattuglie della Polizia Stradale e attraverso controlli seri circa la corretta manutenzione dei veicoli che dovrebbe quanto mai essere imposta per Legge.
Un ultimo ma per questo non meno importante, sarà il compito affidato agli addetti ai lavori, i quali sono chiamati a definire forme e modi di concertazione e coordinamento dei numerosi soggetti che hanno competenze dirette o indirette in materia, con particolare riferimento al coordinamento tra i diversi settori e livelli delle Amministrazioni pubbliche che invece sono solite operare autonomamente e distintamente. Infine occorrerà avviare una campagna di sensibilizzazione dei cittadini finalizzata al rispetto più rigoroso della normativa esistente, armonizzando le sanzioni a livello europeo, ricorrendo alla formazione continua dei conducenti privati e professionali e migliorando i controlli di polizia.
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