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Eni scopre ricco giacimento di gas in Venezuela
16/10/2009
di Maura De Sanctis
Il pozzo denominato Perla, potrebbe contenere fino a 160 miliardi di metri cubi di gas
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Durante la perforazione di un pozzo, sito nel golfo venezuelano nel giacimento Perla, Eni ha scoperto una grande quantità di gas superiore a 160 mld di metri cubi corrispondente a circa 1miliardo di barili petrolio. Aggiunge, l’Eni che per conoscere con esattezza la portata di idrocarburi presente nella zona sarà necessario perforare altri pozzi.
Il pozzo è stato perforato verticalmente alla distanza di circa 50 km dalla costa ed ha rivelato una colonna di idrocarburi lunga circa 240 metri. I tecnici dell’Eni assicurano che il gas prodotto dal giacimento è di ottima qualità. Per ora tutta l’area denominata Cardon IV è sotto il controllo di una Joint Operating Company, di cui il 50% ad Eni ed il 50% a Repsol, oltre il diritto previsto per la PDVSA (compagnia di stato venezuelana) di entrare con una partecipazione del 35% con la conseguente diminuzione delle percentuali delle prime due compagnie.
Per accelerare la produzione di gas, Eni ha già annunciato di voler utilizzare le più avanzate tecnologie già sperimentate in altri giacimenti di gas offshore nel mondo e in giacimenti giganteschi aventi le stesse caratteristiche di Perla. Attualmente l’Eni produce circa 8.000 barili di petrolio al giorno nel giacimento di Corocoro e Punta Sur. Corocoro ed insieme alla compagnia di stato PDVSA, partecipa agli studi per lo sviluppo del blocco Junin-5, localizzato nella Faja dell'Orinoco.
I risultati del pozzo hanno largamente superato le previsioni iniziali, facendo di Perla la piu' grande scoperta di gas del Venezuela e, potenzialmente, una delle maggiori scoperte di gas nel mondo negli ultimi anni. Con la nuova scoperta, l’Eni probabilmente riuscirà a vincere la sfida ambiziosa che si era prefissata già da diverso tempo: arrivare ad aumentare l’estrazione di idrocarburi nell'arco dei prossimi anni.
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