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Attacco alle Germania
22/07/2016
di Gianluca Maxia
Dalla americanissima Cadillac arriva una nuova berlina che vuole competere con le ammiraglie tedesche, molte frecce al suo arco ma basteranno?
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Le super berline lunghe come un ponte e veloci in autostrada, dove concesso, come dei missili sono una prerogativa della Germania. Audi A8, Mercede S Class, BMW Serie 7, sono tutte auto che fanno del confort e della velocità di crociera altissima le loro ragioni di esistere. Con le stesse ambizioni la Cadillac ha sempre realizzato le sue vetture specialmente negli ultimi 10 anni ha deciso di dotarle anche di un handling migliore rispetto agli standard USA.
La nuova Cadillac CT6 è nata proprio per coniugare tutte queste caratteristiche e sfidare le tedesche. Partendo dal motore notiamo subito che è un doppia turbina con 419 cavalli e quasi 600 Nm di coppia, capace di farle sorpassare i 250 km/h e di scattare da 0 a 100Km/h in soli 5,7 secondi; cosa non da poco per una vettura che pesa 2000kg in ordine di marcia. Le Cadillac ci hanno sempre abituato a motori enormi con potenze molto importanti ma qui arriva la sorpresa, perché il motore è un 3.0 litri con 6 cilindri a V, molto europeo e niente sound da V8 americano.
Altre sorprese arrivano dai materiali di costruzione della vettura, che vedono per la prima volta l’uso intenso di alluminio e altre leghe leggere ad alta resistenza che aiutano le performance in curva della Cadillac CT6. Altre sorprese sono le sospensioni magnetiche ad adattamento continuo e rigidità personalizzabile direttamente dal pilota al volante. Queste sospensioni premettono di usare gli scenografici cerchi da 20 pollici e mantenere un confort di alto livello anche sui strade dissestate.
Ultima perla tecnica, e qui non solo per il marchio americano, sono le 4 ruote sterzanti che permettono una incremento dell’agilità non da poco, specialmente con un passo così lungo. Un altro marchio che ha deciso di usare questa tecnologia per la sua ultima nata è Ferrari. gli interni sono molto speciali con diversi gadget che raggiungono livelli di intrattenimento degni di un casinò di Las Vegas. L’impianto stereo è letteralmente molto potente e di qualità. Tutto positivo quindi? Non proprio perché il ritardo di funzionamento dei turbo è evidente e abbinandolo al funzionamento davvero lento e vecchia scuola del cambio automatico, rende l’esperienza di guida un po’ troppo Cadillac anni 80. Vedremo se i tecnici vorranno mettere mano al software di gestione.
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