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Unione Europea propone nuove riduzioni di CO2 per vetture e veicoli commerciali
12/07/2012
di Gianluca Maxia
La Commissione Europea ha proposto un programma di riduzione della CO2 emessa dai mezzi a motore con un obiettivo importante nel 2020
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La proposta della Commissione Europea ha come obiettivo principale la riduzione della quantità di CO2 emessa dalle nuove vetture e furgoni. Nel 2020 le auto nuove dovranno rispettare un valore medio pari a 95 grammi di CO2 per chilometro. Ora nel 2012 siamo ad una media di circa 135 grammi di CO2 per chilometro, quindi il percorso da fare non è semplice, infatti la Commissione Europea ha deciso un valore intermedio per il 2015 pari a 130 grammi di CO2 per chilometro, in modo da monitorare i progressi dei produttori di autovetture. Per quanto riguarda i furgoni il limite da rispettare nel 2020 è stato proposto a 142 grammi di CO2 per chilometro, attualmente la media è di 181 grammi di CO2 per chilometro.
Connie Hedegaard, Commissario Europeo per il clima, ha rilasciato una dichiarazione in merito a questi obiettivi di riduzione della CO2: “Con la nostra proposta noi non solo proteggeremo l’ambiente, il clima, salvando i soldi dei cittadini, ma riusciremo anche a dare un forte impulso alla crescita tecnologica e all’innovazione tra i produttori di automobili. E siamo convinti che tutto questo produrrà un considerevole aumento dei posti di lavoro. E’ una situazione win-win, cioè una situazione in cui tutti gli interessati gioveranno del cambiamento. Questa proposta è anche un considerevole passo avanti nella politica di riduzione della dipendenza economica dai combustibili fossili.”
Nell’analisi effettuata dalla Commissione Europea viene dimostrato che l’obbiettivo del 2020 è realisticamente ottenibile sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello economico. Gli analisti della Commissione dichiarano che la tecnologia è già presente e la sua diffusione avrà costi significativamente inferiori a quelli sostenuti nel passato per la riduzione della CO2 prodotta dalle vetture. E’ stato calcolato che nel 2020 ogni nuova automobile farà risparmiare mediamente, 340 euro sulla spesa per il carburante già nel primo anno, e considerando una vita media del veicolo apri a 13 anni il risparmio sul carburante dovrebbe arrivare vicino ai 3800 euro. 420 milioni di tonnellate di CO2, questo è il risparmio in termini di CO2 prodotta entro il 2030 secondo la stima della proposta della Commissione Europea.
Sicuramente la riduzione della CO2 prodotta dalle autovetture è un obiettivo primario e non procrastinabile, ma molti dubbi sorgono sulla tempistica scelta. 8 anni per la riduzione delle emissione, a fronte di dichiarazioni contenute nella stessa proposta, che affermano di avere la tecnologia necessaria già pronta, sembrano davvero tanti. Un altro appunto che molti fanno alla Commissione Europea è quello che se da una parte viene imposto ai produttori di automobili una riduzione dei consumi e dell’emissione di agenti inquinanti nulla viene imposto su altri valori che determino i livelli di inquinamento delle vetture, quali ad esempio il peso del veicolo. Dovrebbe essere incentivata la costruzione di vetture più leggere, capaci di inquinare meno e sufficientemente robuste per essere sempre più sicure. L’idea secondo la quale l’auto grossa e pesante è più sicura di quella piccola e leggera è assolutamente sbagliata, basta guardare le auto di Formula Uno; i loro incidenti sono molto spettacolari e violenti, ma fortunatamente privi di conseguenze per i piloti. Questo per dimostrare che pur essendo leggerissime sono molto più resistenti in caso di impatto di qualunque vettura attualmente in commercio. In molti credono che senza arrivare ai costi delle Formula Uno si possa fare davvero molto in questa direzione, che avrebbe come naturale conseguenza la riduzione delle emissioni inquinanti.
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